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Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano, la parola ai vescovi Piazza e Aiello di Sessa e Teano

Il Tribunale, attivo dal 1° settembre, ha già concluso un primo processo e sette cause sono in corso

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È nato da pochi mesi e già comincia a dare importanti segnali di efficacia. Stiamo parlando del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano delle Diocesi di Alife-Caiazzo, Sessa Aurunca e Teano-Calvi, formato in virtù dell’intesa tra Mons. Valentino Di Cerbo, Mons. Orazio Francesco Piazza e Mons. Arturo Aiello.
Operativo di fatto dal 1° settembre, il Tribunale ha già concluso un primo processo mentre sono sette le cause in corso.
Ufficialmente il Tribunale si è costituito con il Decreto del 19 marzo, e si richiama alla lettera di Papa Francesco Mitis Iudex Dominus Iesus. Sulla riforma del processo canonico per le cause di dichiarazione di nullità del matrimonio nel Codice di Diritto Canonico (settembre 2015).
arturo aiello“La contiguità delle nostre Diocesi, la uniformità del territorio e dei problemi, ma soprattutto la comunione che intercorre tra noi, ci hanno spinti ad offrire un servizio alle nostre comunità per una prossimità che favorisca la verifica di eventuali casi di nullità che rimettono le persone in questione in uno stato di tranquillità di coscienza”, è così che Mons. Aiello, vescovo di Teano-Calvi (nella foto a sinistra), sintetizza l’intento condiviso in questo progetto dai Pastori delle Diocesi coinvolte.
“Un’esperienza, solo apparentemente straordinaria, di mettere insieme più diocesi per 250px-francesco_orazio_piazzacondividere un cammino”, ma da vedere “come una condizione ordinaria in quanto la sintonia tra le varie Diocesi di uno stesso territorio è fondamentale per meglio realizzare il compito ecclesiale”, è il senso della significativa decisione di mettere in piedi un istituto che operi concretizzando “il concetto di Chiesa che è sinodalità”, così Mons. Piazza, vescovo di Sessa Aurunca (nella foto a destra).
I primi e positivi risultati lasciano intendere la capacità del Tribunale di rispondere alle esigenze del territorio e di rappresentare per quest’ultimo un punto di riferimento concreto e costante.

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