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Caritas Alife-Caiazzo. Povertà in crescita, è il dato che emerge dai dati statistici raccolti

I dati raccolti dall'Istat e dalla piattaforma Ospoweb sono preoccupanti. La Caritas però è sempre attenta ad offrire sosteno a chi manifesta bisogno

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povertàSono evidenti e preoccupanti gli ultimi dati rilevati dall’ISTAT e dalla nostra piattaforma Ospoweb, ossia lo spazio di raccolta dati nazionale di Caritas Italiana in cui confluiscono anche quelli del territorio di Alife-Caiazzo. La fotografia del nostro paese fa emergere in modo chiaro che i nostri giovani sono sempre più costretti a confrontarsi sin da subito con la realtà difficile della precarietà e della povertà.
Circa il 68% delle persone che si rivolgono alla Caritas diocesana sono donne che portano con sé i problemi familiari. Il 10,2% dei giovani tra i 18 e i 34 anni sono disoccupati; il 7.5% tra i 45 e i 54 il 7,5%.
Quali prospettive, allora, per i giovani che si apprestano a muovere i primi passi nel mondo del lavoro? E per i loro genitori? Duole dire che siamo di fronte a due generazioni che, forse, non hanno futuro roseo dinanzi a loro. È soprattutto la povertà in crescita ad essere il rischio più preoccupante. I giovani si trovano a confrontarsi con difficoltà sempre crescenti: non solo faticano a trovare un lavoro, ma viene loro negata anche la speranza nel momento in cui i genitori non riescono a sostenerli nel percorso di studi.
Già da tre anni la Caritas diocesana di Alife-Caiazzo cerca di venire incontro a queste difficoltà, mettendo a disposizione dei ragazzi due borse di studio annuali.
Da circa un mese, inoltre, la Caritas è accreditata come sede territoriale dell’Agenzia Nazionale del Lavoro, dimostrandosi disponibile a fornire possibilità di aiuto e sostegno verso chi ha bisogno.
Non meno importante è stata l’adesione al programma europeo ERASMUS. Si tratta di una bella opportunità formativa messa a disposizione dei giovani: per sei mesi si può svolgere un’esperienza lavorativa, retribuita, presso un’azienda in un paese straniero a scelta, al fine di acquisire competenze di lingua straniera e maggiori possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro.
C’è poi il cosiddetto “Prestito della Speranza“: equivale ad un prestito di massimo 7,500 euro, per le aziende fino a 25mila, con un tasso di interesse che arriva fino al 4%. Possono usufruirne persone non “bancabili”, ma in grado di restituire in cinque anni con uno di preammortamento. (dunque in realtà sei anni).
Tutte queste costituiscono piccole opportunità che la Caritas cerca di offrire, in base alle risorse in suo possesso.
In questo ultimo anno il Governo ha introdotto una misura di contrasto alla povertà indirizzata alle famiglie in difficoltà (il SIA, sostegno all’inclusione attiva). È una misura che prevede fino a 400 euro da assegnare alle famiglie, un servizio affidato ai Comuni previa segnalazione e collaborazione della Caritas.
Tra le varie attività di aiuto a chi vive situazioni di disagio, va ricordato che tra qualche mese si inaugurerà la mensa Caritas “Panis Caritatis”. Questa, purtroppo, è un’esigenza sentita nel nostro territorio. Le difficoltà della gente aumentano, le esigenze sono tante, e spesso le risorse per intervenire non sono quelle che vorremmo.
Altri progetti, però, sono in fase di studio e di realizzazione.
Per chi volesse ulteriori informazioni può rivolgersi alla Caritas di Alife-Caiazzo, presso la Curia vescovile di Piedimonte Matese, il martedì e il venerdì dalle ore 9.39 alle 12.30.

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