Stamane alle 5:30 il termometro segnava -3°, ma ciò non ha impedito al popolo dell’Immacolata di mettersi in marcia alla volta del Santuario piedimontese di Ave Gratia Plena, per partecipare al terzo appuntamento della novena del mattino. Nella calda atmosfera barocca della chiesa parrocchiale di Vallata il nostro Vescovo Mons. Di Cerbo ha celebrato la Santa Messa e riflettuto sul personaggio biblico di Debora, una delle donne chiave dell’Antico Testamento e figura nella quale i Padri della Chiesa hanno riscontrato molte analogie con la Vergine Maria. “Debora ci viene presentata nel Libro dei Giudici come una giudice ed una profetessa – afferma il Vescovo nell’omelia – vive in un periodo particolare: gli ebrei sono appena usciti dall’Egitto e non hanno ancora una struttura politica organizzata, di volta in volta si sceglie qualcuno che farà da guida e così, poco meno di mille anni prima che nascesse Maria, Dio sceglie come capo politico una donna.”
Mons. Di Cerbo, presentando la figura di Debora, aggiunge “Questa Donna amministra la giustizia essendo molto forte e sentendo il senso della sua missione – ed ancora – la figura di Debora vuole celebrare il trionfo della debolezza, ma non una debolezza qualsiasi, bensì una debolezza che confida nel Signore, in fondo Debora dice che ‘Chi ha vinto non è l’uomo ma è il Signore, abbiamo vinto perché ci siamo fidati del Signore’. Lo stesso San Paolo – conclude Di Cerbo – completa questo modo di agire di Dio dicendo che Dio ha scelto ciò che è umile e disprezzato, ciò che non conta nulla e Maria condivide lo stesso progetto, affermando nel Magnificat ‘Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili’; ecco, questo Dio è la forza di chi è debole, la forza di chi si affida a Lui.”
3 / In Debora e Maria il “trionfo della debolezza”
Mons. Di Cerbo, nel corso del novenario di stamane “Non vince l’uomo, ma il Signore” perché “Dio è la Forza di chi è debole”