Mancava poco più di un’ora all’alba e questa mattina già erano numerosi i fedeli che premevano alle porte della chiesa di Ave Gratia Plena per partecipare al quarto appuntamento del novenario del mattino, in preparazione alla solennità dell’Immacolata.
Nel corso della consueta omelia, a margine dell’odierna Parola di Dio, Mons. Di Cerbo ha voluto riflettere con i fedeli su un ulteriore stimolo mariano, proveniente dall’Antico Testamento: il Vescovo infatti ha raccontato brevemente come il personaggio biblico di Gedeone (giudice della Tribù di Manasse e contemporaneo di Debora, perciò figure presenti nel Libro dei numeri e contemporanee tra loro) fosse stato chiamato da Dio a salvare il popolo di Israele, nuovamente allontanatosi dai suoi comandamenti e caduto preda di popolazioni pagane.
Partendo dalla frase-chiave di tale personaggio (“Io sono il più piccolo della mia tribù”), il Presule ha tenuto un interessantissimo parallelo tra questo personaggio biblico e la Madre di Cristo. “Gedeone è uno si schernisce… ma chiamandolo, Dio viene a suscitare un giovane forte, un giovane che poi si rivelerà molto serio” e commentando il segno celeste del vello di lana di pecora bagnato dalla rugiada lasciando asciutto tutto il terreno intorno, Mons. Di Cerbo aggiunge “Per i Padri della Chiesa, il vello diventa il simbolo del seno verginale di Maria e la rugiada è lo Spirito Santo: l’episodio del vello di Gedeone allora è una prefigurazione della Maternità divina di Maria.” Fin qui la cronaca di questo quarto giorno di novena.
Sui social nel frattempo cresce il consenso dei fedeli: molti partecipanti alla novena del mattino vanno commentandola giornalmente nel profilo Facebook Parrocchia Ave Gratia Plena; Michelina scrive “E’ l’esperienza più bella, profonda e significativa che faccio oramai da tempo, nonostante non sono donna di Chiesa….e la consiglio a tutti, perché nonostante tutto, alla fine tornando a casa, mi sento rinata forte più di prima, coraggiosa nell’affrontare la giornata”. Particolarmente apprezzata la stessa presenza e partecipazione devota del nostro Vescovo, come sottolinea Tanina “La cosa che mi piace di piu’ a parte il pregare insieme è sentire il Vescovo cantare la Coroncina insieme a noi… e la sa così bene!”