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5 / Mons. Valentino Di Cerbo, “Da pagana a modello di Carità ed antenata di Gesù”

Stamattina il nostro Vescovo si è soffermato sulla vicenda biblica di Rut, in un gremitissimo santuario di Ave Gratia Plena, dove il clima di spiritualità si fa sempre più intenso e coinvolgente

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La Regina degli Angeli di Gaetano Bocchetti
La Regina degli Angeli del Bocchetti, sulla volta della chiesa di AGP

Con il week end, la novena del mattino in onore dell’Immacolata presso il Santuario di Ave Gratia Plena va incrementando ulteriormente in termini di presenze, come già riscontrato nelle scorse giornate: complice il clima lievemente più mite, oppure il rallentamento dei ritmi lavorativi imposto dal fine settimana, oppure ancora il positivo tam tam venuto fuori nelle scorse ore all’interno dei social network? Chissà… sta di fatto che al suono delle campane (alle 5:30 di ogni mattina), un terzo dei fedeli che normalmente partecipano a questo appuntamento è già in chiesa, pronti a recitare il rosario… e se si arriva poco più tardi, si rischia seriamente di non trovare più posto! A parte queste note di colore, peraltro assai lusinghiere, c’è da registrare la bella riflessione che stamane Mons. Di Cerbo ha donato ai presenti, incentrata sulla figura di Rut “giovane donna pagana rimasta vedova che si prende cura della suocera Noemi, vedova anch’essa”.
novena imacolata piedimonte mateseIl presule, sottolineando quanto entrambe abbiano sofferto, in termini di emigrazione e di prove, ha affermato che “Il Signore benedisse queste donne” poiché “Rut faceva la spigolatrice nei campi, raccoglieva cioè i resti della mietitura nei campi di Boaz”, ma quest’ultimo, dopo averla notata la sposò e Rut realizzò “finalmente il grande desiderio di ogni donna di Israele che era la maternità, che arrivò come dono a lei, ma arrivò come dono anche a Noemi, sua suocera, rimasta senza marito e senza figli. Quando San Matteo fece la genealogia di Gesù – ha proseguito il Vescovo – mise anche Rut, doppiamente povera perché vedova e straniera”. Agli occhi del mondo ella “Non aveva nessun diritto, eppure il Signore la inserisce nella stirpe reale di Davide e tra gli antenati di Gesù. E va vista come l’anticipazione di Maria, la piccola Vergine di Nazareth che Dio rese Regina, come noi la invochiamo nel quinto mistero glorioso del Rosario, Regina degli Angeli e dei Santi. Dio la mette al di sopra di tutte: ciò che è agli occhi degli uomini un meno, Dio la rende un più.”

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