La storia, in generale, è quella di un’imprenditoria agricola che qui in Alto Casertano da diversi anni vede maniche rimboccate per puntare in alto e credere nella qualità dei prodotti della nostra terra. Più in dettaglio, è quella di Antonietta Melillo, che ad Alife ha riportato alla luce, valorizzandolo, un ortaggio che stava rischiando di scomparire, la cipolla alifana, gustosa e apprezzatissima. Tanto apprezzata ormai da aver fatto il giro d’Italia tra i ristoratori, attirando non soltanto l’interesse di Clarus negli ultimi anni – già nel 2012 ci occupammo della rinascita dell’agricoltura locale – ma anche quello della testata online nazionale Huffington Post, che ad Antonietta ha dedicato un bell’approfondimento, sulla sua storia di imprenditrice e sulla bontà della sua cipolla.
Dall’Huffington Post. “Scusate, devo mettere le cipolle a bollire”, dice Antonietta Melillo, rimandando l’intervista.
Trentotto anni, mamma di due bimbi di 12 e 8 anni, mai avrebbe pensato di diventare un’imprenditrice di successo restando a vivere ad Alife, un paesino di campagna di settemila anime, in provincia di Caserta. Tutto ciò lo deve proprio alle cipolle di Alife che grazie a lei sono diventate un Presidio Slow Food… Leggi l’articolo completo
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