Home Dalla Campania L’Università della Campania “L. Vanvitelli” al Solar Decathlon Middle East 2018

L’Università della Campania “L. Vanvitelli” al Solar Decathlon Middle East 2018

Gli studenti del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale realizzeranno una casa innovativa secondo il criterio della ecosostenibilità

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casa ecosostenibileUna singolare opportunità è riservata agli studenti del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”.
I ragazzi realizzeranno una casa altamente innovativa ed ecosostenibile, che verrà presentata alla Solar Decathlon Middle East 2018, la competizione internazionale riguardante l’innovazione dell’architettura per la sostenibilità. Il contest si svolgerà nel 2018 a Dubai, e a gareggiare saranno solo quattro Atenei italiani.
Il progetto, che ha permesso all’Ateneo campano di rientrare tra quelli selezionati, avrà come ideatori studenti e docenti, i quali realizzeranno veri e propri prototipi di case, con l’intento non solo di perseguire in via sperimentale l’efficienza energetica e la sostenibilità, ma soprattutto per raggiungere l’integrazione delle tecnologie sperimentali in nuove architetture.
Sull’argomento si confronteranno team provenienti da ben 15 Paesi che dovranno cimentarsi in dieci diverse categorie: architettura, ingegneria, gestione dell’energia, confort, mobilità sostenibile, funzionalità, sostenibilità, arredo e verde, comunicazione e innovazione.
Il Solar Decathlon, promosso a partire dal 2002 dal US Department of Energy, mette a confronto 20 squadre composte da studenti universitari che, supportati da una rete di aziende e ricercatori, progettano, realizzano e gestiscono edifici altamente innovativi.
Ogni ipotesi progettuale dovrà essere in grado di soddisfare esigenze di benessere e sostenibilità energetica, senza trascurare le condizioni climatiche specifiche, e quelle di fruibilità, accessibilità e sicurezza degli ambienti abitati. Particolare attenzione sarà riservata ai materiali scelti e dei sistemi costruttivi, al fine di valorizzare così le risorse locali e le caratteristiche tipologiche, tecnologiche e fisiche della tradizione costruttiva, nel rispetto dei criterio di “reversibilità”.

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