Home Attualità Commenti diffamatori sui siti web: i gestori ne saranno responsabili

Commenti diffamatori sui siti web: i gestori ne saranno responsabili

La Cassazione ha stabilito che il gestore di un sito è responsabile dei commenti dei lettori. Ha importanza oggi interrogarsi sulle responsabilità di chi pubblica notizie?

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E’ giusto che il gestore di un sito sia responsabile dei commenti diffamatori dei lettori? La domanda ce la siamo posta un po’ tutti negli anni, soprattutto quando, scorrendo tra le risposte ad articoli molto letti sul web, ci siamo imbattuti spesso in espressioni offensive e lesive della dignità altrui, senza alcuna moderazione, né filtro.
Sul tema, per la prima volta, si è pronunciata la Corte di Cassazione: il gestore di un sito è adesso responsabile dei commenti dei lettori agli articoli, anche di quelli con nome e cognome, e rischiando per questo anche una condanna per diffamazione nei casi più gravi.

Il caso ha origine nella sentenza pubblicata pochi giorni fa dalla Cassazione, circa un commento apparso sul portale Agenziacalcio.it che diffamava il presidente della Figc, Carlo Tavecchio. Ebbene, l’organo giudiziario ha giudicato il gestore del sito colpevole di concorso in diffamazione, costringendolo a pagare a Tavecchio 60mila euro.

Qualcuno ha sollevato dubbi: c’è in gioco tutto il sistema dell’informazione online, e le modalità di gestione della partecipazione dei lettori, soprattutto attraverso i social network. Che fare, infatti, con i commenti ai post su Facebook? E del resto, finora, la giurisprudenza si era orientata diversamente, seguendo le indicazioni della Corte di Giustizia Europea che non riteneva i gestori responsabili dei commenti degli utenti.

Che ruolo hanno, allora, il senso di responsabilità e l’etica professionale di chi lavora nel campo della comunicazione? Quando comincia davvero la responsabilità di chi gestisce un sito? Forse molto prima di quello che immaginiamo.

Ricordiamoci che la “molteplicità” del web è destinata ad espandersi, e con essa ogni possibilità di interazione con le notizie e con chi le diffonde; diversamente, invece, dallo stile di chi vi naviga, perché ogni buona rotta è inevitabilmente basata sul buon senso, sulla conoscenza di buone regole di condotta etica e civica. Basterebbe questo…

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