Il 2016 appena concluso è stato un anno estremamente positivo per il team di Ciardiello Marmi, l’azienda piedimontese che negli ultimi tempi si è imposta all’attenzione nazionale ed internazionale per l’estrema ricercatezza e per la qualità dei propri manufatti, vere e proprie opere d’arte che hanno conquistato gli apprezzamenti di tutti e posto a loro volta le basi per nuovi e più accattivanti traguardi.
Se all’inizio dell’anno il team aveva ottenuto il plauso generale grazie alla realizzazione del busto marmoreo di Don Bosco per l’Opera salesiana di Piedimonte Matese, l’ultima grande opera del 2016 è stata indubbiamente la statua marmorea della Madonna delle Grazie, sul modello della sacra immagine venerata in San Leucio, Caserta.
Grazie ad un lavoro certosino di progettazione e di realizzazione meticolosa, l’azienda Ciardiello è riuscita nel compito ardito di realizzare un manufatto che avesse caratteristiche simili alla statua originale e – messa a dimora in uno spazio all’aperto – divenisse un ulteriore punto di riferimento e di preghiera per gli abitanti del posto.
Ma come è avvenuta la genesi di questo capolavoro?
A spiegarcelo è Francesco Ciardiello responsabile digitale dell’intero progetto “L’opera è stata commissionata da Don Battista Marello insieme con la popolazione di San Leucio. Siamo partiti intorno al mese di ottobre 2015 con la scansione del modello e una volta che quest’ultima è stata pulita, abbiamo definito con Don Battista i dettagli della scultura vera e propria, creando però un modello leggermente differente dall’originale di modo che avesse dei caratteri distintivi. Don Battista infatti ha scelto che la Madonna venisse realizzata ‘scavandola’ dal blocco, facendola rassomigliare così ad un altorilievo, tecnica già utilizzata per la realizzazione dell’altorilievo raffigurante Madre Teresa ed esposto nel corso del Festival dell’Erranza lo scorso settembre.”
Francesco prosegue “Una volta scolpito e sgrossato il blocco siamo passati alla rifinitura manuale, perché questi dettagli vanno eseguiti necessariamente a mano. Abbiamo pensato perciò a rafforzare le parti più fragili, come la mano ed i piedi del Bambinello: per le prima abbiamo realizzato un elemento di raccordo in forma di drappeggio che collegasse la mano al resto del blocco; lo stesso abbiamo fatto con i piedi, rendendo più solide tutte queste parti.” L’immagine, collocata nei pressi del Belvedere su un blocco marmoreo, in posizione sopraelevata, è stata inaugurata solennemente proprio un mese fa, il 7 dicembre 2016, vigilia della solennità dell’Immacolata Concezione. L’opera, che va a sposarsi perfettamente con le meravigliose architetture del Real Sito, è stata accolta con grande soddisfazione sia dal committente che dalla popolazione, rimasta particolarmente colpita dai tratti caratteristici della Madonna. Ma di certo per la Ciardiello Marmi non finisce qui, anzi, c’è un nuovo anno che inizia… e nuove sfide da intraprendere.
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