Antonio Morelli di Alvignano, sopravvissuto ai campi di concentramento, compie 101 anni. Lo conosciamo come “il fabbricatore d’ali”, dall’omonimo libro a lui dedicato da Carmine Mastroianni e uscito nel 2015, e in più occasioni abbiamo parlato dell’eccezionale testimonianza del signor Antonio: giovane contadino di Alvignano, poi soldato durante la seconda guerra mondiale, e negli stessi anni prigioniero nei campi di concentramento nazisti di Dachau e poi Mathausen, da qui la possibilità di spostarsi a lavorare per il settore metallurgico a Stein, il luogo in cui assiste all’arrivo degli americani. Sono gli anni della fame, del dolore, della tristezza, della rabbia e della solitudine, ancor più se cresce la consapevolezza che da casa potrebbero ormai darti per morto.
Nel gennaio del 2014 riceve anche una medaglia al valor civile conferitagli dall’ex Presidente della Repubblica Napolitano.
Tante le persone care che insieme ad Antonio hanno voluto festeggiare i suoi 101 anni. La figlia Angela insieme al consorte Alberto di Lello, le due nipoti Filomena e Antonella, con i mariti Nicola e Andrea, insieme ai figli del fratello Giuseppe e Angelica, oltre a una marea di parenti e amici.
Da tutto l’Alto Casertano giungono gli auguri al caro Antonio, un uomo che ha vissuto durante la Guerra tante sofferenze ma che alla fine le sue gesta sono state di riscatto per la sua terra, la sua comunità ma soprattutto per la sua famiglia.
Alvignano. Antonio Morelli, “il fabbricatore d’ali”, compie 101 anni
Il signor Antonio, superstite delle sevizie naziste durante la Seconda Guerra Mondiale, raggiunge il traguardo dei 101 anni