Home Chiesa e Diocesi Diocesi. “Benvenute tra noi”, il saluto della Curia diocesana alle suore Salesie

Diocesi. “Benvenute tra noi”, il saluto della Curia diocesana alle suore Salesie

"Lasciamoci rovinare da Gesù...", l'invito del Vescovo Valentino Di Cerbo. "Lui solo ci rende felici e ci permette di fare felici gli altri"

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La famiglia diocesana cresce nei numeri, ma anche nel suo spessore umano, spirituale, forte dell’arrivo a Piedimonte Matese di una piccola comunità di suore dell’ordine di San Francesco di Sales.
‘Le ha portate la befana’, sarebbe il caso di dire, visto che dopo una breve permanenza ad Alvignano presso l’altra comunità salesia, si sono definitivamente trasferite ai piedi del Matese il 6 gennaio, occupando un piccolo appartamento in episcopio.
Occasione felice per la comunità di Piedimonte Matese, ma anche per l’intera Curia diocesana e per i suoi numerosi collaboratori che da oggi vedranno il loro lavoro impreziosito e custodito anche da una significativa presenza materna.
Così come il Vescovo Mons. Valentino Di Cerbo aveva desiderato per la città, Suor Concetta, Suor Celestilla e Suor Rosa saranno di supporto alle attività pastorali della parrocchia di Santa Maria Maggiore, in particolare presso la cappella San Giovanni Bosco e nella cura degli ammalati.
Questa mattina, per celebrare (e festeggiare) la loro cara presenza in Diocesi, il Vescovo ha celebrato una messa nella Cappella del Seminario, da poco recuperata dopo i lavori post sisma, con l’impegno a vivere l’eucarestia insieme alla comunità delle suore e ai dipendenti e volontari della Curia ogni martedì e venerdì mattina “Perchè ogni nostra azione cominci da Lui e in Lui abbia compimento”.
Nel commento al Vangelo del giorno, in cui Gesù libera un uomo da un demonio (Mc 1,21b-28), Mons. Di Cerbo ha evidenziato lo stile di chi si vede rovinato (come il protagonista del racconto evangelico) da Gesù, venuto a rompere lo schema dell’uomo che vive di sotterfugi, di strumentalizzazioni, di peccato.
“Lasciamoci sì, rovinare da Gesù, facendoci condurre da lui…che ci promette la felicità e ci permette di rendere felice la vita degli altri. Come il Figlio di Dio, così anche noi compiamo gli stessi gesti…”, questo l’augurio del Vescovo alla sua piccola comunità “di casa”.

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