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Afragola e Lisbona gemellate. Mons. Valentino Di Cerbo, vescovo di Alife-Caiazzo, conclude gli eventi

La Provincia di Napoli dei Frati Minori e l'Associazione San Bonaventura onlus, protagoniste di un ricco calendario di eventi, in una settimana di eventi per rivivere e rilanciare la spiritualità del Santo

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Sarà Mons. Valentino Di Cerbo, vescovo di Alife-Caiazzo a chiudere le celebrazioni – giovedì 12 gennaio – in occasione del gemellaggio tra le basiliche di Afragola e Lisbona edificate in nome della devozione comune a Sant’Antonio, il frate che partito dal Portogallo per predicare il Vangelo, conobbe in Italia Francesco d’Assisi.
Il Vescovo Valentino presiederà la messa alle 18 nella Basilica di Sant’Antonio ad Afragola alla presenza dei fedeli, dei sacerdoti della città e dei frati francescani che custodiscono il sacro luogo.

Dal 5 al 12 gennaio, l’Amministrazione comunale retta dal sindaco Domenico Tuccillo, grazie alla collaborazione della Provincia Napoletana S. Cuore di Gesù dei Frati minori e alla Associazione culturale S. Bonaventura onlus, ha allestito un ricco calendario di eventi dal titolo “Sant’Antonio: i mille volti di una devozione” in cui si sono sapientemente innestati arte, cultura, musica, spiritualità, ecumenismo, tradizione popolare.
Cornice ideale, nonché luogo di riferimento per la locale devozione al Santo, la Basilica di Sant’Antonio e il Viale Sant’Antonio custodi ad Afragola di antichissima storia di fede e di devozione.

Per l’evento sono giunti in città, provenienti dal Portogallo, Padre Armindo de Jesus Ferreira Carvalho – Ministro Provinciale dei frati minori del Portogallo – e Padre Francisco Sales Diniz – Rettore del Santuario di Sant’Antonio a Lisbona.
L’evento che ha maggiormente catalizzato l’attenzione di curiosi, visitatori e devoti è stata l’esposizione dei Tesori di Sant’Antonio nelle sale della Biblioteca conventuale: un percorso storico-devozionale che ha messo in risalto il forte legame affettivo che i fedeli hanno verso il Santo dei miracoli.
I Frati Minori, custodi della Pontificia Basilica di Afragola, guidati dal Rettore Padre Marcello Pronestì,  per la prima volta, nella storia del Santuario, hanno aperto le porte del convento per mostrare i preziosi oggetti che hanno raccolto e custodito nel corso dei secoli: ex voto, ostensori, reliquiari, casule e pianete, tele e statue, e le cotte fatte indossare alla statua del Santo nel corso degli ultimi decenni. Tra gli oggetti in mostra, il dipinto a olio su pannello, del XVII secolo, che mostra il Santo di Padova e i preziosi manoscritti e le cinquecentine conservate nella biblioteca conventuale che, per l’evento, ha mostrato ai visitatori il suo nuovo volto multimediale, con la proiezione di affreschi e mosaici narranti ricostruiti in 3D.
Accanto ai beni dei frati, anche l’opera “Con gli occhi del Santo” donata dall’artista Lello Esposito.

“Un’occasione di riscatto per la nostra terra un punto di partenza verso un Afragola più bella, più simile a come Sant’Antonio la sogna”, così il direttore Artistico Carlo Caccavale si è espresso promuovendo l’evento, definendolo tra l’altro “profumo buono”, che fa bene al cuore di una terra perennemente ferita dai mali della camorra, dei disastri ambientali, dalla paura insita della sua gente.
Eventi che donano respiro, una speranza in più e la certezza che chi ama davvero una terra la rende libera di sognare e di guadagnarsi fama migliore.

Visita il sito I MILLE VOLTI per conoscere il programma degli eventi e delle celebrazioni 

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