di Alfonso Feola
Anche per Ave Gratia Plena si sono concluse le celebrazioni natalizie e in grande stile: per la comunità parrocchiale il primo Avvento e dunque il primo Natale celebrati sotto le volte della chiesa parrocchiale, completamente ristrutturata e dunque in grado di accogliere meglio di prima assemblee numerose ai diversi appuntamenti, che qui si vivono specialmente nei tempi forti dell’Anno liturgico.
Il bilancio. Tutto è cominciato con il cammino di Avvento, costellato da una miriade di eventi: tra questi, anzitutto la solenne riapertura della Chiesa di S. Maria del Carmine, dopo i lavori post-sisma (sabato 26 novembre). I primi passi di questo cammino sono coincisi inoltre con la Solennità dell’Immacolata Concezione, qui anticipata dal popolare novenario mattutino, tenuto quest’anno dal nostro vescovo, Mons. Valentino Di Cerbo. Parallelamente e dopo questo momento, nelle contrade e nei quartieri del territorio parrocchiale si è svolto il “pellegrinaggio della culla”, durante il quale la culla di Gesù Bambino è stata portata nelle case, specialmente a contatto con le famiglie e le persone indigenti, per momenti di preghiera e di riflessione intorno alla Parola di Dio. Notevole anche l’impegno profuso dal gruppo Caritas che, nel corso della novena natalizia, ha moltiplicato di gran lunga i propri sforzi per rendere migliori anche i festeggiamenti di coloro che vivono in povertà.
Ed a proposito di novena, anche i nove giorni che hanno preceduto il Natale sono stati vissuti con celebrazioni all’alba e suono delle zampogne; agli stessi zampognari è toccato di aprire la processione con cui, la notte del 24 dicembre, le Confraternite del Carmine e della Libera hanno accompagnato la culla dalla chiesa del Carmine ad Ave Gratia Plena, alla luce delle fiaccole. Nel corso della Veglia sono stati ricomposti nuovamente, uno ad uno, gli assi della mangiatoia, dove a mezzanotte è stata deposta l’effigie del Bambino Gesù. Pari emozione hanno suscitato gli appuntamenti con il Te Deum di fine anno, la sera del 31 dicembre e la Solennità della Madre di Dio il 1° gennaio, quando il parroco, don Emilio Salvatore, ha benedetto l’Ulivo della Pace, che in questo mese resterà esposto in chiesa per sensibilizzare, soprattutto le nostre realtà locali, alla preghiera per la Pace universale. Ricordando poi il 26° anniversario di sacerdozio di don Emilio ed il 9° anniversario della sua presenza in parrocchia, il 6 gennaio si è svolta una Santa Messa culminata con l’arrivo dei Magi, il tutto realizzato in collaborazione con la Pro Loco Vallata. Infine, la distribuzione della calza natalizia a tutti i bambini, realizzata dalle mamme dell’Oratorio, ma slittata dopo la messa di domenica 8 gennaio, per via di gelo e neve, ha concluso splendidamente le celebrazioni.
La festa di Sant’Antuònu. A margine del lavoro svolto, la comunità insieme al suo parroco, don Emilio Salvatore, non può che ritenersi soddisfatta. Certo, c’è ancora tanto da lavorare, specialmente nel ricomporre i tasselli di un mosaico parrocchiale estremamente frastagliato nella sua grande complessità, quel mosaico su cui il sisma del 2013 sembrava aver lasciato danni indelebili. Ma quell’entusiasmo che si pensava sopito sotto le ceneri va via via riattizzandosi, così nuove occasioni sorgono per rinsaldare ulteriormente la famiglia parrocchiale.
È in quest’ottica che si terrà, a partire da domani, la festa del Santo patrono degli animali, Sant’Antonio Abate (popolarmente noto come Sant’Antuònu). Le celebrazioni, puramente legate a usanze semplici e a una spiritualità rimasta profondamente intatta, si terranno il 14 e 16 gennaio con la Santa Messa ed il triduo predicato alle ore 17.00, nella Cappella situata presso il Largo della Stazione. Inoltre, sabato 14 si terrà regolarmente anche la Messa delle 18.00 presso la chiesa di Santa Lucia, mentre domenica 15, in quanto giorno festivo, la Messa si terrà direttamente in Parrocchia, sempre alle 18:00. Infine nel giorno della festa di S. Antonio Abate, il 17 gennaio, si celebreranno le Sante Messe alle ore 10.00 ed alle ore 17.00; terminata quest’ultima, si procederà alla benedizione degli animali domestici e all’accensione del fuoco, sul piazzale antistante.