Home Territorio Riunione in Regione. Ponte Margherita al centro della diatriba politica

Riunione in Regione. Ponte Margherita al centro della diatriba politica

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Mentre i cittadini attendono la riapertura ufficiale del viadotto, la politica di Provincia e Regione gioca al rimbalzo di idee e responsabilità, probabilmente con lungo slittamento delle decisioni sulla riapertura di Ponte Margherita.
Ieri in Regione si è svolto l’incontro per discutere della spinosa questione legata all’infrastruttura, ancora per metà “barricato” seppur le auto transitino regolarmente (come di fatto lo è stato nei mesi passati) senza alcun controllo o effettivo impedimento da parte delle autorità preposte.
Regolare infrazione di un’ordinanza emessa circa un anno fa dalla Provincia, su cui pochi o nessuno ha vigliato. Le regole ci sono ma la loro applicazione non sembra essere necessaria, per cui i cittadini infastiditi di percorrere il tratto di strada alternativo hanno transitato ugualmente su un ponte chiuso forse “illegittimamente”.
Non poca confusione, mista al sentimento di rabbia dei tanti commercianti, costituitisi in Comitato, convinti fin dal primo momento che tale chiusura, per motivi di sicurezza, appariva una forzatura.
Durante il confronto di ieri al Centro direzionale, organizzato dalla VII Commissione Permanente Ambiente – Energia – Protezione Civile, alla presenza del Presidente della Provincia di Caserta (ente gestore del Ponte) Silvio Lavornia e dei membri del Comitato Pro Ponte, questi ultimi hanno messo nuovamente in evidenza, documenti alla mano, la carenza progettuale della Provincia circa l’imminente messa in sicurezza e l’illegittimità della chiusura avvenuta un anno fa.
Nessuna veloce riapertura da parte della Provincia nonostante sia stata rilasciata apposita dichiarazione di transitabilità dalla azienda di Bolzano 4Emme incaricata di svolgere le prove di carico richieste e finanziate dai componenti del Comitato Pro Ponte (Osservatorio Ponte Margherita).
La Regione Campania nel frattempo ha disposto che sarà il Genio Civile di Caserta ad esaminare la validità del progetto che se dovesse risultare non idoneo comporterà addirittura la revoca del finanziamento di 700 mila euro da parte della stessa, da affidare alla Provincia di Caserta, per la messa in sicurezza del viadotto.
In attesa del prossimo colpo di Genio!

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