E’ un appello segnato dall’amarezza quello che lo Sci Club Fondo Matese ha affidato alla sua bacheca virtuale di Facebook, dove in poche righe ha denunciato il blocco di ogni attività presso l’area di Monte Orso, sul territorio montano di Castello del Matese, dove la pista da sci di fondo è inutilizzabile, mentre le strade sono impraticabili senza che dalla Provincia di Caserta intervenga per la normale pulizia delle vie di comunicazione (in questo caso Sella del Perrone).
“E’ un diritto e un dovere – scrive il team dello Sci Club – esprimere da parte nostra profondo rammarico per la situazione di Monte Orso, sicuramente uno dei luoghi più belli del Matese, con una pista di sci di fondo, per anni omologata Fisi, e che, grazie a noi, ha ospitato migliaia di alunni, atleti impegnati in gare regionali e interregionali, eventi sportivi invernali ed estivi. Già destinatario di precedenti interventi, nel 2006, si ampliava il vecchio rifugio con un finanziamento di 87.000 euro, attualmente in esclusivo utilizzo del CAI. Nel 2007 con un nuovo finanziamento di 330.000 euro iniziava la costruzione del nuovo rifugio, attuale Ecocampus Monte Orso, che in seguito veniva arricchito del ponte in legno e in quest’ultimo periodo di un mega intervento per portare la corrente elettrica e l’acqua. Non conosciamo la spesa per questi lavori ma possiamo facilmente immaginarne l’entità.
“Attualmente Monte Orso è chiuso e per questa situazione la Provincia non fa neanche spazzare la strada, bloccata dalla neve a Sella del Perrone.
Considerato quindi che, a parte un nostro piccolo impegno nel febbraio 2010 circa la battitura della pista, dal 2007 (10 anni) a Monte Orso non si può più praticare lo sci di fondo inteso come disciplina sportiva. Non ci resta, ancora una volta, appellarci calorosamente all’Amministrazione Comunale di Castello del Matese e al Sindaco, che in verità si è sempre prodigato e interessato alla località, affinché a Monte Orso si riportino quelle attività che hanno in passato attirato tantissimi appassionati della montagna e che, a nostro giudizio, rappresentano l’unica possibilità di sviluppo futuro e l’unico modo per onorare i tanti e cospicui finanziamenti erogati”.