“Intorno alle 10,30 una forte scossa che ci ha fatto uscire per strada, seguita da altrettante 2 scosse lunghissime… L’Epicentro, come confermato dall’INGV è intorno a Montereale“.
Sono le parole di Giovanni Caso, di Sant’Angelo d’Alife che vive a pochi chilometri da L’Aquila, dove insegna, e qui ha costruito la sua famiglia. Clarus si è messo in contatto con lui per chiedere, ad un testimone diretto, la situazione.
“Scosse forti, ma soprattutto lunghe. Al momento la paura è tanta; speriamo che si calmi presto“.
Parole che trapelano solo disorientamento per quanto è avvenuto nuovamente in Italia centrale: nel giro di un’ora, ben tre scosse – la più forte di magnitudo 5.6 – hanno portato paura e pericolo, ancor più se si pensa che la neve degli ultimi giorni aveva già reso difficili i collegamenti.
“Nonostante il freddo – spiega Giovanni – ci sono persone ancora in strada, al riparo nelle auto; il problema sarà a fine giornata, quando le temperature caleranno ulteriormente”.
Le scosse sono state avvertite chiaramente anche a Roma, dove molte scuole e uffici sono stati fatti evacuare; paura anche a Napoli, a Firenze, in Emilia Romagna.
Anche in Alto Casertano, come già avvenuto in precedenza, hanno oscillato lampadari e nei piani più alti delle case il sussulto si è avvertito distintamente.
Per motivi di cautela, a Roma sono state chiuse temporaneamente tutte le linee della metro; i caselli autostradali dell’A24 sono stati tutti chiusi, mentre è stato impedito il transito ai mezzi superiori alle 7.5 tonnellate.