Pasquale Delle Curti
Il 27 gennaio, Giornata della Memoria, non potrà mai essere dimenticata dal Liceo “Quercia” di Marcianise, del resto è dedicata a una delle pagine più tragiche della storia.
Gli alunni, coordinati dalla professoressa Maria Gravina, hanno messo in scena una piece teatrale, frutto di un’approfondita ricerca sulla cinematografia classica relativa alla Shoah. A coordinare la mattinata il dirigente scolastico Diamante Marotta, coadiuvato dai suoi due collaboratori, i professori Pasquale Delle Curti e Lia Rita Di Luzio. “Sono particolarmente felice di questa iniziativa,” – ha affermato il dirigente Marotta – “ in quanto sintetizza la mission e la vision della nostra scuola, proiettata a diffondere la cultura, nella convinzione che rappresenti l’unico antidoto per far fronte alle rinnovate intolleranze dei nostri difficili tempi”.
Commovente e carica di passione etica la performance degli allievi, arricchita da una significativa scenografia. Ospiti dell’evento sono stati Maurizio Casagrande, Fausto Mesolella ed il Cardinale di Napoli Crescenzo Sepe. Bello ed incisivo il monologo di Casagrande, che ha evidenziato la “normalità” dei responsabili dell’Olocausto ed i pericoli di un riemergere sempre più insistente del germe dell’intolleranza.
Mesolella si è esibito sulle note di Benedetta la Sicilia”, un omaggio ai siciliani ed alla loro grande lezione di accoglienza, proprio quando, in varie latitudini dell’Occidente, si erigono nuovi muri. Improntato alla spontaneità, di cui solo una grande umanità è capace, l’intervento del Cardinale Crescenzo Sepe, che ha esortato a vivere per il bene, unico baluardo contro le degenerazioni della modernità. Un messaggio particolare l’ha rivolto agli studenti del Quercia, esortandoli ad essere sempre al servizio dei più deboli, a essere sempre disponibili verso il prossimo e formarsi in maniera sana, avendo come riferimento etico i principi del Cristianesimo.
Presente all’evento anche il sindaco Antonello Velardi e la sua Giunta. Il primo cittadino ha espresso l’orgoglio di appartenere alla grande famiglia del Quercia, in quanto ex studente, una scuola che negli ultimi anni ha profuso un notevole sforzo per il rilancio del territorio attraverso la cultura.