Home Chiesa e Diocesi Dalla Regione Campania finanziamenti agli oratori parrocchiali. L’intervista alla dirigente Rosanna Romano

Dalla Regione Campania finanziamenti agli oratori parrocchiali. L’intervista alla dirigente Rosanna Romano

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Uscirà tra pochi giorni sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania il bando per l’ammissione a finanziamento di progetti riservati agli oratori parrocchiali.
Fino a 50mila euro la somma prevista per quanti vedranno approvato il progetto, per un massimo di 6milioni di euro messi a disposizione dal governo regionale di Vincenzo De Luca.
Ne abbiamo parlato con Rosanna Romano, a capo della Direzione Generale per le Politiche Sociali, le Politiche Culturali, le Pari Opportunità e il Tempo Libero in occasione del convegno “Chiesa e Lavoro. Quale futuro per i giovani del Sud?” tenutosi a Napoli l’8 e 9 febbraio.
“Stiamo lavorando ad un bando sugli oratori che vogliamo finanziare come presidio di valori sul territorio. Stato e Regioni riconoscendone il valore pedagogico, educativo e sociale considerano tali spazi una tappa fondamentale di preformazione all’inserimento  nella società”.
Nel contesto dell’incontro avuto con la dottoressa Romano, la domanda posta da Clarus “chiesa e istituzioni, quale sinergia?” trova risposta nella ferma considerazione del ruolo formativo affidato alle parrocchie negli anni della fanciullezza e dell’adolescenza e nel tandem di responsabilità che chiesa e istituzioni possono condividere: “una solida formazione dei ragazzi dal punto di vista dei valori umani, negli oratori, garantisce un più sereno e proficuo loro innesto nel tessuto connettivo della società con altri strumenti e altre forze…”.
Il progetto della Regione Campania, di cui a breve conosceremo i dettagli, prevede che la cifra assegnata ai progetti oratoriali “promossi” prevede che il 50% della spesa si destinata ad interventi strutturali (adeguamenti, piccoli lavori), l’altra parte riservata alle attività che comunemente si svolgono in oratorio.

“Ci sono momenti e spazi di concertazione che vanno salvaguardati: il rapporto società civile e istituzioni, in primis la Chiesa, deve essere salvaguardato attraverso ogni forma possibile di dialogo e collaborazione dal momento che l’interesse unico è il bene della persona”, continua la Romano, anche in riferimenti alle altre attività che il settore Politiche Sociali della Regione tiene in corso, “come i Piani sociali di zona in cui è importante che si concentrino più forze al fine di individuare meglio i bisogni della popolazione e trarne progetti mirati, coerenti con i fabbisogni reali”.

Tra gli impegni di questo momento del settore sociale della Regione Campania anche misure di supporto per interventi in tutto il territorio regionale sulla dispersione scolastica al fine di creare trait-d’union tra mondo scolastico e il mondo del privato sociale. A questo si aggiungono i progetti della SIA (Sistema di inclusione attiva), su cui la Regione è impegnata nell’organizzazione di un sistema di presa in carico delle persone e delle famiglie eleggibili per la misura che elargisce benefici economici alle famiglie con disagio.

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