Si è spento all’età di 87 anni, don Carlo Necchi, segretario del vescovo Mons. Virginio Dondeo, pastore della Diocesi di Alife dal 1953 al 1961 prima di essere trasferito alla Chiesa di Orvieto.
Don Carlo, originario della Diocesi di Cremona, aveva seguito il “suo” vescovo a Piedimonte Matese insieme ad altri due sacerdoti di Cremona – Don Rino Stellardi e don Pasquale Ghilardi – e qui, presso la chiesa del monastero di San Benedetto aveva ricevuto l’ordinazione sacerdotale nel 1956.
“Perfettamente integrato nel clero diocesano”, così lo ricordano alcuni sacerdoti di Alife-Caiazzo, all’epoca giovani preti. Don Carlo, già da diacono aveva assunto la responsabilità di rettore del Seminario vescovile e di segretario del Vescovo; poi da prete, quella di assistente di Azione Cattolica e collaboratore parrocchiale di San Potito dove in molti lo ricordano ancora con affetto. “Fu vigoroso e appassionato il suo impegno per i giovani di Azione Cattolica”, ricorda don Domenico La Cerra, “seguiva la formazione del gruppo che si riuniva presso la sede di AC “Piergiorgio Frassati” della parrocchia di Ave Gratia Plena, e all’occorrenza anche i giovani della parrocchia di Santa Maria Maggiore. La responsabilità alla guida del Seminario diocesano lo vide impegnato assiduamente nella formazione dei ministranti in tutte le parrocchie della Diocesi”.
Socievole, amabile, “sapeva predicare, sapeva parlare…” in questo modo in tanti definiscono il tratto del sacerdote cremonese perfettamente integrato nella piccola Diocesi matesina.
Originario di Pandino (CR), nel suo paese natale ha trascorso gli ultimi tempi di vita e qui celebrato messa pochi giorni fa, prima di morire a causa di sofferenze cardiopatiche che da tempo mettevano alla prova la sua salute.
I funerali saranno celebrati venerdì, alle 14.30, nella chiesa parrocchiale di Pandino.
