Ieri mattina in Prefettura un tavolo di confronto convocato per fare chiarezza sui disservizi postali denunciati da più Sindaci della Provincia di Caserta dopo la partenza del recapito a giorni alterni dello scorso ottobre: come avevamo anticipato in un articolo lo scorso 24 gennaio, entro le prime settimane di marzo i disagi dovrebbero rientrare.
Nei mesi trascorsi si sono levate più proteste contro la Direzione Regionale, “colpevole” di aver messo in atto il piano nazionale Poste 2020 che ormai da un anno coinvolge tutta l’Italia causando gravi ritardi ai servizi di corrispondenza.
In provincia di Caserta le prime azioni di protesta sono state mosse dalle sigle sindacali di categoria; in aggiunta i sindaci hanno mosso singole azioni e reclami. In Alto Casertano è stata la Comunità Montana del Matese a produrre un documento a nome di tutti i sindaci del territorio da inoltrare alla Direzione Regionale. In ultimo, l’incontro in Provincia tra i sindaci e la sigla Cgil Slc per fare ulteriore chiarezza.
Il Comunicato diffuso il 22 febbraio dalla Prefettura
Si è svolto, nella mattinata odierna, presso la Prefettura di Caserta, un incontro, relativo alla tematica in oggetto, a cui hanno partecipato i responsabili delle filiali, della qualità recapito e delle relazioni istituzionali di Poste Italiane S.p.A.
Il tavolo è stato convocato a seguito delle diverse segnalazioni pervenute, riguardanti disservizi nel recapito della posta presso alcuni Comuni della provincia.
Gli intervenuti hanno dato assicurazione che le criticità, verificatesi dal mese di ottobre scorso, a seguito di una riorganizzazione dei flussi di traffico, saranno eliminate entro il mese di marzo, con una rimodulazione del servizio, che sarà implementato nelle zone dove si registrano inconvenienti, anche avvalendosi di altro personale.