Presentato questa mattina a Piedimonte Matese, nell’auditorium comunale San Domenico, il Piano intercomunale di Protezione Civile, cofinanziato dalla Comunità Europea (Por Campania Fesr 2007/2013).
Dopo la fase di approvazione del Documento nei Consigli comunali di Piedimonte Matese, Alife, San Potito Sannitico, Castello del Matese, Gioia Sannitica e San Gregorio Matese, è giunto il momento di rendere pubblico il contenuto di un progetto che coinvolge soprattutto i cittadini e non soltanto Amministratori comunali e Volontari addetti ai lavori.
Alla presenza dei Sindaci dei Comuni interessati, e dell’assessore provinciale Stefano Giaquinto, l’ingegnere Ferdinando Luminoso ha presentato l’accordo di programma mettendo in luce, oltre agli standard che attengono lo studio e la stesura di un piano di Protezione Civile il valore attivo che i cittadini hanno in esso: non solo destinatari di un intervento di tutela, protezione o salvataggio, ma protagonisti della prevenzione dei rischi che corre ciascun territorio.
Informazione tra la popolazione: è questo adesso l’impegno delle Amministrazioni comunali coinvolte nella nuova strategia condivisa che viene a colmare le lacune dovute, in alcuni casi, all’assenza di un Piano ad hoc.
Il Piano prende in esame non solo le cose da fare in caso di pericolo, ma quali comportamenti assumere per prevenire rischi e pericoli soprattutto in un contesto come l’area matesina dell’Alto Casertano che oltre ad essere zona a rischio sismico è anche area a rischio frane e allagamenti, a cui si aggiungono gli incendi che nei periodi estivi – come spesso è capitato – rappresentano un altro motivo di apprensione.
E si tratta spesso di situazioni (e condizioni) in cui la prevenzione da parte dei cittadini conta molto, oltre che un necessario senso civico, troppe volte vinto dall’inciviltà di chi lascia rifiuti nei fossi, in prossimità di siepi o piccoli corsi d’acqua, o diversamente è responsabile di incendi.
Chi fa cosa? È la domanda a cui rispondono i criteri generali del nuovo Pieno intercomunale di Protezione civile. Poi l’applicazione delle regole: le leggi nazionali e le leggi ed i regolamenti della Regione Campania vigenti in materia, cercando di affrontare con realismo i punti ove la norma lascia spazio ad interpretazioni
Il Centro operativo comunale è la casa comunale, dove in caso di necessità, pericolo, informazioni, domande ci sono figure responsabili, davanti alla legge e ai cittadini, delle decisione da assumere e delle disposizioni date.