Come avevamo anticipato alcuni giorni fa, la Regione Campania ha destinato un finanziamento per gli oratori parrocchiali, finalizzato a incentivare l’attivazione e la realizzazione delle realtà oratoriali e degli spazi parrocchiali. La scedenza per la presentazione delle domande è fissata alle ore 12.00 del 30 marzo.
Il contributo consta di 6 milioni di euro, che potranno essere utilizzati per mettere a punto diverse attività di valorizzazione degli spazi oratoriali: la manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, degli edifici che vengono adibiti e usati come luoghi d’incontro per i bambini e i minori; il miglioramento dell’accessibilità e fruibilità delle strutture esistenti, mediante l’abbattimento delle barriere architettoniche e la messa a norma degli impianti; l’allestimento degli spazi dedicati ad attività dilettantistiche, sociale, assistenziali, culturali, turistiche, ricreative e di formazione extra-scolastica; realizzazione delle varie iniziative oratoriali e l’acquisto dei beni e dei servizi necessari.
Per la provincia di Caserta, le parrocchie che presenteranno progetti rispondenti ai requisti richiesti ed eventualmente risulteranno finanziabili, la Regione ha previsto un contributo complessivo di circa 1 milione di euro, somma da distribuire in spese di investimento e spese correnti, in cui speriamo possano inserirsi con esiti positivi le domande per gli oratori di Alife-Caiazzo.
Nel primo caso, sono comprese tutte le spese inerenti al mantenimento degli immobili e l’acquisto di servizi, materiali e attrezzature utili alle attività in cantiere. Tra le spese correnti, invece, vanno annoverati le spese per il personale da impegare; i rimborsi spese per il personale volontario; spese per l’organizzazione di eventuali seminari, incontri, ecc. Non rientrano nel novero delle spese, invece, imposte e tasse; spese legali per contenziosi, infrazioni, interessi; spese di rappresentanza; spese inerenti alle attività di formazione professionale.
Questa opportunità, che il governo De Luca ha riservato agli oratori parrocchiali, può rivelarsi importante soprattutto per le realtà più piccole, dove bambini e adolescenti troppo spesso si lasciano schiavizzare dalla noia, non sapendo come occupare il proprio tempo libero.