Le voci si sono rincorse per mesi, e puntualmente la speranza per l’Amministrazione comunale di Caiazzo e per i cittadini era quella di scongiurare una simile e sconcertante decisione.
Questa mattina il sindaco Tommaso Sgueglia l’ha data come notizia “ufficiosa”, forse a pochi metri da quella ufficiale: “La caserma dei Carabinieri potrebbe spostarsi da Caiazzo. La spending review colpisce la nostra Comunità in una delle istituzioni più care: il Presidio dell’Arma dei Carabinieri. In qualità di sindaco con la giunta e sono sicuro , con il contributo dell’amministrazione comunale tutta, mi batterò e ci batteremo per opporci a questa decisione”.
Un presidio di legalità, nel terzo comune più popoloso – dopo Piedimonte Matese e Alife – nel territorio che si estende fino al Matese, sembrerebbe eternamente scontato, diversamente per i vertici dell’Arma “costretti” a fare i conti con i tagli alla spesa su più fronti.
Si giustifica in questo modo l’assenza di controllo, l’assenza stabile degli uomini in divisa, la serenità garantita dagli uomini della Legge in un centro collocato su una importante via di collegamento e oggi meta di ritrovato turismo e commercio?
Il possibile spostamento nel vicino e geograficamente decentrato comune di Ruviano (1650 abitanti a fronte dei 5600 circa di Caiazzo) lascia tutti perplessi, ancor di più se si considera il fisico allontanamento del presidio anche dal vicino comune di Piana di Monte Verna (2400 abitanti circa).
“Comprendiamo le riduzioni al bilancio che impongono anche alla Arma dei Carabinieri di rivedere la situazione attuale ma, per tempo, ci siamo mossi per offrire all’arma una Caserma totalmente nuova” specifica il Primo Cittadino facendo memoria dell’impegno dedicato in questi anni alla possibile costruzione di un nuovo edificio per i Carabinieri.
“Già in passato con l’Amministrazione Giaquinto avevamo provato a costruire l’edificio in questione ma non ci siamo riusciti : nessun privato aveva accettato. Abbiamo offerto all’Arma diverse soluzioni; in particolare la mia Amministrazione ha progettato un edificio totalmente nuovo, con tutti gli uffici e gli alloggi per il personale. Superato lo scoglio del pareggio di bilancio di fine 2016, possiamo chiedere il finanziamento per completare la struttura. Il sottoscritto, la giunta e l’Amministrazione tutta è pronta a difendere la presenza a Caiazzo di una Istituzione così cara ai cittadini. Siamo pronti per scongiurare questo trasferimento”.
Intende andare avanti con tutti i mezzi a disposizione il sindaco Sgueglia: quelli del dialogo, del confronto e soprattutto della Storia, quella che in due secoli ha rappresentato per le comunità civili garanzia di legalità, di sostegno, anche di conforto nelle situazioni di disagio di giovani e famiglie, e persone in difficoltà.
Snaturare un’istituzione, allontanarla del sentimento comune della popolazione rischia di allontanare lo Stato dalla vita dei cittadini e di lasciare che altri prendano il suo posto.
In mezzo alla gente. La missione del Carabiniere nasceva così; i tagli alla spesa (ma solo colpa di quelli?), rischiano di invertire il corso di quella benemerita storia in un cammino a ritroso verso il degrado e la disaffezione per le Istituzioni: una caserma non è solo questione di manette e pistole, ma molto di più.
“Lunedì chiederò un incontro al Sig. Ministro per esaminare la vicenda. Non lascerò niente di intentato per mantenere a Caiazzo una Istituzione nobile come l’Arma dei Carabinieri”. Conclude così il suo intervento Tommaso Sgueglia, firmandosi “Cittadino e Sindaco di Caiazzo” rassicurando la cittadinanza su ogni possibile azione perché sia scongiurato il trasferimento.