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Alife. La parola a Giulia Santangelo, candidata alla carica di baby sindaco

La lista Il futuro nelle nostre mani candida Aurora Bove, Andrea Bucci, Elena Cornelio, Federica Delli Veneri, Maria Pia Di Nardo, Pasquale Esposito, Alessia Fetta, Gianmario Frattolillo, Greta iadeviaia, Irene Ranieri, Nicolas Melillo, Pasquale Pengue

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Giulia Santangelo ha 12 anni, frequenta la IID dell’Istituto comprensivo di Alife.
È la candidata alla carica di sindaco baby per la lista n. 5 Il futuro nelle nostre mani.
Viso dolce, socievole, sorridente; le sue giornate sono tra scuola, compiti, cucinare con la mamma e sport: frequenta un corso di nuoto e fa parte della squadra di pallavolo della Polisportiva Matese gareggiando nella categoria under 13 del torneo provinciale. Cibo preferito, la carne.
Le abbiamo rivolto alcune domande sulla decisione di candidarsi al Consiglio comunale baby della città di Alife insieme ad altri coetanei.

Perché questa scelta?
Quando la professoressa ci ha descritto l’idea delle candidature e di tutto il progetto, mi sono immediatamente entusiasmata, fino a decidere la candidatura come sindaco baby.

Come sei riuscita a mettere insieme il gruppo?
Ci conosciamo tutti, fatta eccezione di un solo membro che frequenta la scuola nel plesso di San Michele; ma non è stato difficile venire in contatto con il gruppo e fare il nostro programma. 

Adeguamento sismico degli edifici; conoscenza e divulgazione del patrimonio storico-artistico della città di Alife; “Giornata delle pietre antiche” in collaborazione con la Soprintendenza archeologica; sostituzione delle attrezzature scolastiche deteriorate; attivazione di uno sportello di consulenza psicologica; acquisto di software per attività didattiche; attivazione di un sito web per il giornalino della scuola.
Sono i punti che Giulia e la sua lista hanno inserito ne programma elettorale.

Giulia, cosa sogni per i ragazzi di Alife?
Che questo paese rinasca.

Ti riferisci a qualcosa in particolare?
Una palestra scolastica meglio attrezzata.

L’esperienza che state per vivere è qualcosa di simpatico, ma soprattutto di serio. I grandi sono davvero capaci di ascoltare i più piccoli? 
Quasi mai ci ascoltano… E invece alcune nostre opinioni sono importanti.

Ci spieghi il simbolo che avete scelto per la vostra lista?
Una mano con le quattro mura della città di Alife ed elementi che rappresentano il mondo della scuola: righelli, matite, note musicali… Sono questi oggetti che per noi hanno un significato importante perché parlano del nostro mondo, che è la scuola.

Il vostro programma propone, tra le necessità, uno sportello di consulenza psicologica. Perché?
Nella nostra scuola ci sono molti bambini con difficoltà; non si tratta solo di quelli che frequentano le lezioni con l’insegnante di sostegno, ma anche di altri: bambini molto irrequieti, oppure tristi, particolarmente distratti. Sono ragazzi che hanno bisogno di un aiuto diverso.

Cosa chiederesti subito al tuo Sindaco, quello vero?
Nuovi banchi, nuove sedie, attrezzatura sportiva, e bagni meglio funzionanti, sapone, carta igienica…

Una campagna elettorale per rivendicare diritti, per ottenere ciò che non si dovrebbe neppure chiedere. E questa volta la scossa viene dai più piccoli. Ascoltiamoli.

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