Ci piace pensarlo come l’evento culturale dell’anno per il territorio altocasertano; un contributo alla ricerca, un tassello rimesso al giusto posto nel racconto della Storia locale e definisce nuova identità a questa terra.

Sabato 25 marzo a Caiazzo un convegno e una mostra celebreranno il ritorno delle oltre 1400 pergamene appartenenti all’antica Diocesi caiatina, in deposito per mezzo secolo presso l’Archivio di Stato di Napoli e oggi nuovamente ricollocate nella loro sede originaria. Fruibili, consultabili: carte che finalmente si guardano da vicino e dalle quali si apprende la vivacità politica e culturale della città e del circondario durante i secoli.

“Uno spaccato di storia che non ha nulla da invidiare ad altre città, ad altre terre, a contesti più studiati e meglio conosciuti”, come ha dichiarato la dottoressa Laura Esposito, studiosa delle pergamene caiatine, alla nostra rivista mensile.

“Hoc instrumentum scripsi ego”: il notariato caiatino nelle pergamene dell’archivio dell’Antica Diocesi di Caiazzo è il titolo dell’evento curato dalla Direzione dell’Archivio e dalla Biblioteca diocesani.

Nella chiesa Concattedrale Maria SS. Assunta, alle 11.30 il convegno si aprirà con i saluti del dott. Luigi Arrigo, direttore dell’Archivio di Alife-Caiazzo e del sindaco della città dott. Tommaso Sgueglia. A srguire gli interventi di Mons. Sergio Pagano, Prefetto dell’Archivio segreto Vaticano e il dott. Paolo Franzese, Sovrintendente archivistico e librario della Campania e Direttore dell’Archivio di Stato di Napoli.

Saranno le relazioni delle dott.sse Claudia Curcio, archivista diocesana e Laura Esposito dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Conclusioni affidate al Vescovo Mons. Valentino Di Cerbo, il quale – grazie al lavoro di Archivio e Biblioteca diocesani – concretizza a distanza di anni dai primi tentativi l’ambizioso progetto finalizzato a ridefinire l’identità storica del territorio e della Chiesa locale.  Le relazioni spazieranno dalla custodia e riscoperta del patrimonio, ad uno spaccato preciso su Caiazzo e i territori limitrofi dall’anno 1007 al 1887 e in particolare sulla produzione notarile locale del sec. XIII da cui si evince la vivacità politica e culturale della città in quel tempo.

A partire dalle 16.00 sarà aperta la mostra che coniuga antico e moderno, carte e digitale: 30 pergamene nelle teche e  grande attesa per la visione della Bolla di Santo Stefano e i due atti a firma di Rainulfo, conte di Alife, che  nel 1117 e nel 1129 dona alcuni suoi possedimenti al vescovo di Caiazzo Orso e ad alcuni proprietari terrieri.

È possibile visitare la mostra fino al 2 aprile:
Lunedì-Sabato, 9.00-13.00 e 16.00-19.00
Domenica, 10.00-12.30 e 16.00-19.30

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.