Il caso Bracco, una ferita non sanata è il titolo del libro scritto da Francesco Soverina, membro del Direttivo dell’Istituto Campano per la Storia della Resistenza, dell’Antifascismo e dell’Età Contemporanea “Vera Lombardi”.
Il libro verrà presentato mercoledì prossimo, 12 aprile, presso la Libreria Pacifico di Caserta. Nella location casertana, a partire dalle 18.00, saranno presenti all’incontro, oltre all’autore, anche Felice Corvese, storico, Aurelia del Vecchio, nipote di Roberto Bracco e Antonio Grieco, critico letterario.
Protagonista del volume, edito da Edizioni Polidoro, è Roberto Bracco, giornalista, scrittore e drammaturgo. Bracco è stato uno dei principali fautori del teatro italiano del Novecento, al fianco di Luigi Pirandello, ma oggi purtroppo il suo nome è quasi del tutto dimenticato. La sua opera si lega a quel processo di rinnovamento che riguardò l’arte teatrale, a cui egli stesso mirò, attraverso continue sperimentazioni che rimandavano al cosiddetto “teatro del silenzio”. Costretto a subire la persecuzione fascista, Roberto Bracco non riuscì a ricevere il Premio Nobel, perché vittima di boicottato dal governo fascista. Una nuova stagione di studi è stata inaugurata oggi all’intellettuale napoletano, che potrebbe riscattarlo dalla damnatio memoriae che per troppo tempo gli è stata arrecata.