Home Attualità Truffe telefoniche. Questa è solo l’ultima, ma come difendersi?

Truffe telefoniche. Questa è solo l’ultima, ma come difendersi?

Numerosi sono, purtroppo, i casi di truffe telefoniche: interlocutori che si fingono rappresentanti delle fore dell'ordine, pronti ad ingannare soprattutto gli anziani. Ecco come difendersi

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di Gabriele Biasi

“Salve siamo la polizia e vorremo spedirle una rivista!”
Questa è stata la telefonata ricevuta in mattinata che ha destato sospetti tali da far declinare l’invito di queste forze dell’ordine di inviarmi un mensile chiamato “Polizia e Sicurezza”. È bastato fare qualche ricerca sul web per scoprire, senza troppe difficoltà, che si trattava di una truffa.
In rete vi sono diversi articoli, che dimostrano come la truffa vada avanti da anni, la più vecchia risale al 2012.
Un presupposto da tenere presente è che la Polizia non effettua vendite telefoniche – né tanto meno di persona – di periodici. L’unico periodico ufficiale della Polizia di Stato è PoliziaModerna (al costo di 24 euro annui).

Un articolo del 2014 pubblicato sul sito ufficiale della Polizia spiegava come la procura di Campobasso avesse indagato su due truffatori che, usando nomi di poliziotti veri, cercavano acquirenti per queste riviste.

Un altro articolo del 2013, pubblicato sul sito di Tgcom, racconta di come una persona, dopo aver, ingenuamente, sottoscritto questo abbonamento, abbia iniziato a ricevere telefonate da altri Corpi di Stato (Carabinieri, Vigili del Fuoco), per sottoscrivere altri abbonamenti.
Altre persone, di cui fa menzione l’articolo suddetto, raccontano di come abbiano ricevuto telefonate anche da fantomatici avvocati che chiedevano di pagare cifre astronomiche per tanti altri strani motivi: “mancata disdetta per tempo”, “ritardi nei pagamenti” e così via.

L’articolo più recente risale a settembre 2016, dove si parla di una donna di Crema truffata in questo modo (70 euro per un mensile) che sono serviti, insieme al denaro di altra gente onesta e ignara, a pagare l’assicurazione dell’auto della moglie di uno dei truffatori.

Quindi, in conclusione, non fatevi abbindolare da queste persone. In caso di chiamate insistenti potete sempre allertare il 113 per far presente la cosa. Va inoltre ricordato che se, purtroppo, avete già sottoscritto questo abbonamento, potete sempre avvalervi del diritto di recesso, che può essere esercitato fino a 14 giorni dopo la conclusione di un contratto a distanza (telefonicamente, online etc.). Tutte le informazioni possono essere trovate sul sito Difesa Consumatori, oppure basta googlare “Diritto di recesso”.
Prestate molta attenzione, soprattutto per quanto riguarda le persone anziane!

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