Nulla di fatto nella seduta consiliare di questa mattina: la maggioranza che sperava di portare a casa il positivo risultato di dichiarazione del dissesto finanziario ha dovuto fare i conti con i forti dubbi della minoranza guidata da Roberto Vitelli e da spaccature interne allo stesso gruppo di governo.
A sedere in aula c’erano tutti tranne le consigliere di maggioranza Maria Meola e Rosa Di Lauro; a distanza dai seggi di maggioranza Angelo Giammatteo, già palesemente in rottura con l’Amministrazione al quale il Sindaco Salvatore Cirioli ieri ha revocato le deleghe, e Alfonso Santagata, accanto ai consiglieri di minoranza.
L’apertura del Consiglio ha nuovamente condotto il Primo cittadino a chiarire la posizione debitoria del Comune di Alife: da 7 a 8milioni, nel giro di pochi giorni il deficit economico è notevolmente aumentato; non basterebbe un riequilibrio di bilancio, come molti auspicano, a far rientrare annualmente le entrate che la Legge imporrebbe.
“O si cambia o si andrà verso il baratro”. Lapidario Salvatore Cirioli davanti ad un Consiglio comunale e un’assemblea di cittadini non senza tensioni.
Le relazioni del responsabile dell’Area Tecnica Salvatore Fattore, quella del segretario comunale Antonietta Fortini e il parere del Revisore dei conti Nicola Raffaele sembrano non accontentare tutti e per certi aspetti nemmeno la minoranza, tuttavia disponibile a sostenere il progetto della maggioranza teso a cambiare la città di Alife, qualora il dissesto risulti davvero l’unica strada possibile.
Come già anticipato due giorni fa, ha manifestato la delusione e denunciato lo stile con cui l’argomento “dissesto finanziario” sia stato affrontato, non senza il coinvolgimento diretto della minoranza e quello della popolazione: entrambe nel giro di una settimana hanno preso atto di documentazione senza poter esprimere parere o fare appello a ulteriori accertamenti sui dati.
Una maggiore partecipazione, questo ha chiesto la minoranza chiedendo un’azione sospensiva del voto di dissesto e il rinvio ad un tempo successo, con l’impegno – più volte ribadito – a sostenere il progetto di questa maggioranza, come già accaduto nei mesi passati.
Toni più accesi da parte del consigliere Angelo Giammatteo, il quale ha invece richiesto la possibilità di aggiornare la seduta in vista di un voto al predissesto finanziario, senza escludere il successivo passaggio al dissesto.
La posizione e la tensione generata da quest’ultimo ha acceso gli animi in aula allorquando questi ha chiamato in causa la professionalità del responsabile finanziario Fattore, per il quale il consigliere ha proposto un supporto fatto da tecnici alifani.
Un consiglio comunale concluso con un nulla di fatto.
Dopo una pausa di pochi minuti, il sindaco ritornando in aula senza la maggioranza, ha dichiarato sospeso il Consiglio comunale rinviando a domani mattina ulteriori decisioni, chiudendo con la seguente dichiarazione: “Io sottoscritto, Salvatore Cirioli, attesa la gravità della situazione finanziaria dell’Ente, ostaggio di continui pignoramenti ed assegnazioni, quale sindaco di questa comunità, sospendo questa seduta facendo venir meno il numero legale e valuterò se presentarmi in seduta di seconda convocazione domani quale sindaco dimissionario. Preso atto che tutti i consiglieri comunali presenti ha certificato le difficilissime situazioni debitorie dell’Ente, chiedo alla segretaria comunale, la trasmissione immediata degli atti alla Prefettura di Caserta e alla Procura della Corte dei Conti”.
Che faranno Meola e Di Lauro? Ci saranno a sostenere il progetto di risanamento della città che hanno condiviso con Cirioli in campagna elettorale?