Home Chiesa e Diocesi Domenica delle Palme in Cattedrale, “Alife abbia un futuro di vita vera”

Domenica delle Palme in Cattedrale, “Alife abbia un futuro di vita vera”

La processione da Piazza Santa Caterina fino alla Cattedrale, poi le parole del Vescovo alla comunità sui terribili fatti accaduti al Sindaco Salvatore Cirioli

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Dopo la benedizione dei rami d’ulivo, e l’inizio della celebrazione in piazza Santa Caterina, la processione dei fedeli ha raggiunto la Cattedrale, unendosi ai tanti che già gremivano la chiesa.

La riflessione del Vescovo, a partire dalla lettura della Passione di Cristo, ha indicato alla comunità due percorsi desumibili dai fatti narrati nel lungo testo dell’evangelista Matteo: quello della folla e di chi ha tradito Gesù e quello del Figlio di Dio e di quei personaggi che hanno partecipato la sua passione e poi la resurrezione.

La prima – che al suo ingresso a Gerusalemme lo acclamava, lo consegna dopo ai  carnefici perché sia crocifisso – modello di una umanità fragile, disorientata, senza precisi fondamenti di vedute né di speranze.

Il secondo percorso è quello di Gesù verso la morte e il dono di sé; itinerario che corrisponde anche alla parabola della vita di ciascuno. “La Chiesa ci invita a domandarci a quale di questi personaggi che popolano gli ultimi momenti della vita di Cristo, ci sentiamo più vicini: Pilato, Giuda, i sommi sacerdoti…?” ha chiesto mons. Di Cerbo.
Personaggi che intorno a sé generano il male, mentre altri – quelli giusti, i miti – consentono intorno alla croce di Cristo fioriture di bene, nuovi germi di fiducia, come per il centurione che in lui riconosce il figlio di Dio, o per  Giuseppe di Arimatea.

“Questo cammino di giusti è quello che la Chiesa continuamente ci propone anche attraverso la vita dei Santi che hanno popolato la storia”. Alla gente alifana, il Vescovo ha portato l’esempio del patrono San Sisto, colui che come tanti ha scelto la stessa strada di Cristo, quella del bene, del perdono, del rispetto reciproco.

Esempio che ha aperto la strada ad una riflessione più attuale, dopo i terribili fatti accaduto nella notte ai danni del sindaco Salvatore Cirioli, nell’incendio delle sue auto: “Di fronte ad un uomo che gli alifani hanno scelto come sindaco si abbatte una forma di violenza camorristica… Cosa dobbiamo fare come cristiani? Scegliere la via di Gesù , la rinuncia alla violenza, una rinnovata passione per la nostra città. Questo è il momento in cui da ciascuno di noi deve venir fuori il bene purificandoci delle piccole e grandi violenze che segnano i nostri rapporti”. E infine un augurio “Pasqua sia tutto questo: un nuovo appassionarsi e donarsi: auguro a noi, alifani e cristiani, di essere testimoni dello stile nuovo che Gesù ci insegna perché anche dai fatti più terribili possano nascere colpi d’ala e sogni che diano alla nostra città un futuro di vita vera”.

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