Ha 89 anni quasi compiuti e si chiama Pietrangelo Gregorio, e a lui sarà dedicato un convegno per celebrare l’importante contributo che ha dato alla comunicazione attraverso il piccolo schermo. Viene ricordato soprattutto per aver fondato la prima televisione libera via cavo a Napoli, Telenapoli: era il 23 dicembre del 1966.
Il convegno, organizzato dal Presidente del Corecom Campania, Lino Zaccaria, sarà un’occasione per ricordare l’impresa di Gregorio, frutto del suo genio creativo, insieme a quegli amici che hanno condiviso con lui la straordinaria esperienza, tra i quali anche Ottavio Lucarelli, Presidente dell’Ordine Giornalisti della Campania.
Grazie alla sua brillante invenzione, Gregorio poté trasmettere il Festival di Sanremo a colori per la sola città di Napoli: novità assoluta per quel tempo, visto che i programmi mandati in onda dalla stessa Rai erano in bianco e nero.
Dotato di una personalità eclettica, Pietrangelo Gregorio dal 1934 fino agli anni ’50 vive a Piedimonte Matese, insieme alla sua famiglia originaria del Cilento. La sua iperattività lo ha sempre portato ad impegnarsi su più fronti. Frequenta il Seminario di Benevento, consegue un diploma di Ottica alla Sorbona e successivamente si laurea in Ingegneria a Napoli. Nel capoluogo matesino ha messo le sue capacità creative e le sue conoscenze scientifiche a disposizione della comunità, coinvolgendo soprattutto i giovani nelle diverse attività da lui intraprese.
Fonda il Corriere del Matese, in quegli anni principale periodico di informazione dell’Alto Casertano, col quale collaborano diversi storici e studiosi del territorio allora giovanissimi. Inoltre, allestisce dietro casa un laboratorio sede di esperimenti di vario genere, che costituisce un’attrattiva inedita per i ragazzi di quell’epoca, oltre a essere anche molto attivo in ambito parrocchiale e diocesano.
Oggi il nome di Pietrangelo Gregorio è ancora legato alla città di Piedimonte, in quanto molte sono le persone che lo ricordano con affetto e ammirazione.