In concomitanza con la Festa dell’Europa, che si celebra proprio oggi 9 maggio, gli studenti dell’Istituto Industriale di Piedimonte Matese finalmente concretizzano il progetto di Scambio di Classe, presentato lo scorso marzo e fortemente voluto dal dirigente Lombardi.
L’iniziativa, promossa da Intercultura onlus, agenzia formativa tra le principali attrici nella formazione interculturale, a beneficio dei giovani, delle loro famiglie e delle scuole dei loro territori.
Sono 13 i ragazzi che in queste ore si trovano in Repubblica Ceca, ospiti dell’Istituto Superiore di Jedovnice e “turisti” speciali della città di Brno. Gli alunni, accompagnati dagli insegnanti Pietro Sivo e Maria Rosaria Francomacaro, stanno vivendo un’esperienza molto significativa sotto diversi punti di vista, accolti con calore dalle famiglie ceche che si sono rese disponibili. In primo luogo, hanno il privilegio di visitare uno dei Paesi più affascinanti del contesto europeo, per i suoi incantevoli scorci paesaggistici; ai ragazzi, inoltre, è concesso il privilegio di conoscere da vicino la realtà scolastica dei loro colleghi cechi, assistendo a lezioni all’interno dell’Istituto ospitante, a indirizzo tecnico, guidato dal preside Milos Sebela e ubicato nella regione del Carso Moravo.
Per gli alunni dell’Industriale “Caso” il soggiorno in Repubblica Ceca è rivelativo di un’evidente similitudine geografica tra il Carso Moravo e il territorio matesino, similitudine che basta per rendersi conto di quanto possano condividere anche due nazioni lontane.
Alle somiglianze si affiancano, com’è ovvio che sia, le differenze dei costumi, delle tradizioni, del metodo scolastico.
Sono tuttavia proprio le divergenze a costituire la linfa del dialogo tra i vari Paesi, la cui finalità è unica per tutti: mantenere alti i valori che l’essere europei incarna. Questo in sintonia con i Trattati di Roma, firmati il 25 marzo 1957, fondati sulla volontà di collaborazione solidale attraverso il rispetto delle diversità e la conoscenza.
Giovedì 11 maggio i ragazzi faranno rientro a casa, al termine di un’avventura grazie alla quale hanno potuto incrementare il proprio bagaglio conoscitivo e culturale, e divenire consapevoli di come si possa crescere soprattutto nella diversità.