Il Centro Diocesano per la Famiglia “Mons. Angelo Campagna” mette a segno un’altra iniziativa formativa, a beneficio del territorio: un Corso di formazione sul linguaggio Braille, un processo di induzione alla segnografia in aiuto delle persone non-vedenti e/o ipovedenti.
Lo scorso 8 maggio si è tenuta la prima lezione a cura dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Caserta, con cui è in atto un’intesa finalizzata alla realizzazione di progetti. A svolgere le lezioni del Corso è un esperto, messo a disposizione dell’Ente casertano, il quale mette la propria competenza tecnica al servizio di discenti non vedenti o ipovedenti, il cui numero nel territorio compreso nei confini diocesani è purtroppo piuttosto elevato.
Il linguaggio Braille, dal nome di colui che lo inventò nella prima metà del XIX secolo, oggi è poco conosciuto da insegnanti e operatori sociali, quando invece dovrebbe rientrare nel bagaglio conoscitivo di chi lavora nel settore della formazione; per questo, tra i frequentanti del Corso vi sono anche educatori, pedagogisti, operatori sociali e insegnanti.
Data la scarsa notorietà dell’Unione Italiana Ciechi, che svolge anche funzioni di patronato e rappresentazione fiscale e sociale; è per compensare questo vuoto che il Centro Diocesano per la Famiglia ospiterà, una volta al mese, un delegato dell’Ente, il quale rimarrà a disposizione dei cittadini affetti da questo terribile handicap, per fornire loro informazioni e ragguagli richiesti.
Al Centro Diocesano per la Famiglia parte il Corso Braille
Il Corso, partito lo scorso 8 maggio, è realizzato in sinergia con l'Unione Italiana dei Ciechi degli Ipovedenti di Caserta