A Greve in Chianti una vetrina d’eccezione: in mostra le eccellenze enogastronomiche di tutta Italia rappresentate dai comuni facenti parte della rete Città Slow.
24 città e in più la città norvegese di Ulvik con la quale Greve in Chianti si è recentemente gemellata per l’evento “La vetrina delle Città Slow”: occasione per degustare ma soprattutto mettere in rete i produttori e le loro storie su cui – negli ultimi anni – si è catalizzata l’attenzione mediatica favorendo nel bel Paese il passaparola di buone pratiche e ritorno alla tradizione in merito alla produzione e all’allevamento, così come confermano i dati nazionali relativi al ritorno alla terra di molti cittadini.
Anche Caiazzo, città slow dal 2014, ha portato in vetrina due nomi del territorio ai quali sono legati storie di numerosi altri produttori locali per la rete di relazioni e collaborazioni su cui si fonda ormai la storia enogastronomica del medio Volturno.
Si tratta del caseificio Il Casolare (di Alvignano) e dell’azienda agricola che produce legumi La Sbecciatrice (di Villa Santa Croce – Piana di Monte Verna).
Clima di festa ma soprattutto clima di “casa” nella cittadina toscana dove per due giorni si sono alternati turisti, semplici curiosi ed esperti di sapori pronti a confermare la bontà italiana, frutto di sacrificio, di intuito e rinnovato senso di imprenditorialità.
La nostra terra – piccolo angolo d’Italia – in questa sana esperienza di umanità e sviluppo, c’è.