Home Dalla Campania Caserta. “Leggere il tempo negli spazi”, il Mezzogiorno nella Prima Guerra Mondiale

Caserta. “Leggere il tempo negli spazi”, il Mezzogiorno nella Prima Guerra Mondiale

Presso il Circolo Nazionale di Caserta si presenta la monografia, curata da Francesco Soverina, che rientra nella rivista "Meridione, Sud e Nord del Mondo", edita dalle Edizioni Scientifiche Italiane

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Lunedì 22 maggio alle 18.00, presso la Sala Vanvitelli del Circolo Nazionale di Caserta in Piazza Dante, verrà presentato il volume Leggere il tempo negli spazi. Napoli, Campania, Mezzogiorno, Mediterraneo nella Prima Guerra Mondiale, a cura di Francesco Soverina, numero monografico della rivista Meridione, Sud e Nord del Mondo edita dalle Edizioni Scientifiche Italiane.
La manifestazione è stata organizzata dal Circolo Nazionale di Caserta in collaborazione con il Centro Studi “Francesco Daniele” e patrocinata dall’Istituto Campano per la Storia della Resistenza “Vera Lombardi”.

L’evento si apre con i saluti del Presidente del Circolo, gen. Antimo Ronzo e dell’Assessore alla Cultura del Comune di Caserta, prof.ssa Daniela Borrelli. Interverranno alla manifestazione tanti esponenti appartenenti al mondo della Cultura dalla prof.ssa Laura Capobianco, della Consulta Regionale Pari Opportunità, al prof. Felice Corvese, Presidente del Centro Studi Daniele/ICRS, e ancora dal prof. Guido D’agostino, dell’Università di Napoli “Federico II, Direttore delle Rivista “Meridione, Sud e Nord del Mondo”, al prof. Francesco Soverina, membro del Consiglio Direttivo dell’ICSR nonché curatore del Volume.

Il tema affrontato è la Prima Guerra Mondiale che ha costituito “un evento-processo” che ha dato un’impronta decisiva alla società e allo Stato e che ha rappresentato anche un’importante esperienza collettiva, una “nazionalizzazione delle masse” degli italiani, trasformando anche gli assetti istituzionali e sociali della società meridionale.
Il volume propone una serie di contributi relativi alla “guerra lontano dal fronte” che riguardano il Mezzogiorno – tra gli altri la mobilitazione della società casertana e in sostegno dello sforzo bellico, l’accoglimento degli esuli di Caporetto e l’infanzia profuga a Napoli – e temi di carattere più generale, come i linguaggi delle scritture popolari, le testimonianze dal fronte, i mutamenti nei rapporti di genere, le produzioni del cinema muto, le esperienze di didattica della storia sulla Grande Guerra nelle scuole e una documentata ricerca sulla realizzazione di alcuni monumenti ai caduti e sui lavori dello scultore Torquato Tamagnini, corredata da una appendice fotografica.

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