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Baia e Latina, Alife e Piedimonte Matese unite da questo tesoro

Restaurata la tavola raffigurante la Madonna delle Grazie proveniente dal complesso dei Celestini di Piedimonte Matese. Domenica 4 giugno la presentazione del lavoro

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Di vero e proprio tesoro si tratta la tavola lignea del sec. XV raffigurante la Madonna delle Grazie custodita nell’omonimo santuario che sovrasta il poccolo borgo di Latina, sul monte Sibia.
Domenica 4 Giugno alle 10.00  presso la chiesa parrocchiale di San Lorenzo Martire  sarà presentato il risultato del recente restauro curato dalla dottoressa Michelina Acquaro, alla presenza del vescovo Mons. Valentino Di Cerbo, del parroco don Antonio Sasso e della comunità dei fedeli.
Un momento di forte identità per la comunità locale che non solo rivede la sua storia e quella degli avi in questa antica immagine, ma si rende artefice della tutela e della conservazione di tale patrimonio: il restauro infatti è stato possibile grazie alle somme recuperate dalle iniziative del Consiglio pastorale parrocchiale e
dalla vendita del libro di Biagio Romano, residente del posto, La storia di Baia e Latina attraverso le sue chiese dal 979 al 1699 con brevi cenni ai tempi recenti.

Un’immagine, questa Madonna delle Grazie, che unisce storicamente e spiritualmente diverse comunità locali: proveniente dalla chiesa dei Celestini di Piedimonte Matese, dopo una sosta presso il Santuario della Madonna della Grazia in Alife, giunse alla fine del 1600 a Baia e Latina e dopo qualche anno presso la chiesa dell’Annunziata, trovò la sua definitiva dimora nel Santuario sul monte Sibia.
La devozione per questa immagine si è estesa tuttavia ad altre comunità vicine come testimoniano i pellegrinaggi e i voti dei fedeli sempre più numerosi.
La notizia del “recupero” di tale icona infatti è già motivo di gioia tra molti, in attesa di poter vedere nuovamente lo splendore di quella Madre generosa che rivela protezione, semplicità e dolcezza.
La tavola continuerà ad essere custodita presso la chiesa di San Lorenzo in attesa del restauro dell’antico Santuario che dal 1701 l’ha custodita dopo il suo trasferimento dal complesso dei padri celestini di Piedimonte Matese e una breve sosta di pochi anni presso la chiesa dell’Annunziata, sempre in Latina.

Cenni e curiosità storiche
“La divota e graziosa Immagine di Nostra Signora detta delle Grazie, che si venera nella di Lei Chiesa posta sul Castello del Monte Sibia di Latina, dicesi d’esser pennello d’un Laico dei Frati della Minerva di Roma…” 
Con questi precisi riferimenti all’attuale sito di conservazione, all’autore anonimo ed al soggetto del dipinto in parola inizia il testo di un opuscolo dal titolo “Memoria dell’origine traslazione della Madonna delle Grazie dalla Chiesa dei PP. Celestini di Piedimonte d’Alife nel Castello di Latina nell’anno 1699 regnando Innocenzo Papa Duodecimo ricopiata l’anno 1861 Regnando Pio IX”.
“Fu la medesima collocata dentro la Chiesa anco detta di S. Maria delle grazie nella Chiesa del Convento dei PP. Celestini in Alife, rincontro la Porta della città, che fra il Settentrione ed Occidente, per voto fatto da Rainulfo Conte di quella Città,  il quale essendo ito in Roma col Principe di Capua Ruggero sotto il Pontificato di Innocenzo P. II. In di lui soccorso, perché Principe molto Pio, richiese, ed impetrò dal suddetto Pontefice la facoltà di fabbricare due Chiese nella sua Città alle glorie di nostra Signora …

Preti e gentiluomini di fabbricare alla Gran Madre di Dio una Chiesa sul Monte Sibia, dove è il Castello di Latina: sicchè ottenuto il suolo dall’Eccellentissimo Marchese P.ri e D. Antonio Jovini, tantosto si vide eretta la Chiesa, dove non con minor pompa fu trasferita la Sacra Immagine nell’anno 1701.

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