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Piedimonte Matese. Al Mucirama si celebra il bimillenario di Ovidio

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mucirama bimillenario ovidioSarà aria di letteratura latina quella che la mattina del 6 giugno soffierà al Mucirama di Piedimonte Matese: al Museo Civico del capoluogo matesino ci sarà occasione per ripensare in chiave contemporanea l’opera di Ovidio, in occasione del bimillenario della sua morte.

Su input della Società Filellenica Italiana, che per quest’appuntamento ha deciso di coinvolgere le istituzioni locali come il Mucirama, è stata programmato un seminario – dalle ore 11.30 – che non vuole soltanto tracciare un bilancio dei risultati ottenuti dagli studi sui testi del poeta, ma – evidenzia la direttrice del Museo Laura Del Verme – che si pone soprattutto l’obiettivo di riflettere sull’opera di Ovidio inserendola nel contesto contemporaneo e ponendolo a confronto degli orizzonti odierni.

Ovidio, modello di stile e di organizzazione retorica sin dalla prima età imperiale (I sec. d.C.), ha conosciuto un continuo successo sino all’epoca tardo-antica, mentre dell’età medievale ha continuato ad essere punto di riferimento più degli altri autori latini. Letto e commentato fino a tutto il Rinascimento, autore fondamentale per Dante che lo colloca, con Omero, Orazio e Virgilio, fra i poeti sommi del Limbo.

Aprirà il seminario – organizzato con la collaborazione del Centro Unesco Caserta e del Liceo Galileo Galilei di Piedimonte Matese – la professoressa Jolanda Capriglione, direttore della Società Folellenica, seguita dalla dottoressa Del Verme che tratterà il tema “Campania Felix. Il mito di Trittolemo” (dalle Metamorfosi di Ovidio). La professoressa Vittoria Castrillo concluderà la mattinata col suo intervento “Identità senza alterità. Il mito di Narciso“.

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