Non vi sono tracce che documentano un precedente, non vi sono segni di una raccolta che in passato abbia scattato una foto – chiara – della Diocesi di Alife-Caiazzo o delle precedenti antiche diocesi.
Per la prima volta, in risposta a questa vuoto, è stato redatto l’Annuario diocesano, dalla collaborazione tra la Redazione di Clarus e l’Ufficio di Arte Sacra.
Giovedì 8 giugno alle 18.00, nella sala Multimediale del Seminario, sarà presentato da S. E. Mons. Valentino Di Cerbo alla presenza dei Sindaci, dei Dirigenti scolastici, dei rappresentanti delle Associazioni, delle Autorità Militari; venerdì la presentazione si terrà per i membri sinodali riuniti in Cattedrale per gli appuntamenti da calendario.
“L’Annuario diocesano – si legge nella presentazione a firma del Vescovo – è un po’ la fotografia di una Chiesa locale e soprattutto di un particolare tratto della sua storia. Tra le pagine e le righe di tale strumento l’occhio attento legge tante cose: le notizie sulle strutture pastorali, il numero e i dati delle persone impegnate nei vari ambiti, l’organizzazione e la qualità del servizio che una diocesi presta al territorio di riferimento,
la vitalità delle sue varie componenti, le scelte pastorali”.
Sfogliando le pagine del volume – ben 208 pagine – si può trovare tutto quello che riguarda la Diocesi di Alife-Caiazzo, la sua storia millenaria, quella dei patroni San Sisto e Santo Stefano Menecillo; una sintesi delle più significative iniziative degli ultimi 30 anni; gli uffici di curia e i responsabili; i sacerdoti e i seminaristi; i membri del Consiglio pastorale diocesano; le Associazioni, i Movimenti, le Confraternite, gli Istituti religiosi; i servizi (mensa Caritas, centri di ascolto, scuole cattoliche, biblioteca e archivio, testata giornalistica…): a ciascuna voce sono associati recapiti telefonici e contatti web oltre che schede descrittive delle attività.
La novità riguarda invece la seconda parte del volume: la raccolta descrittiva – attraverso un tour nei 24 comuni della Diocesi – di tutte le Chiese (di proprietà della Diocesi, dei Comuni o del Fondo Edilizia di Culto), e sono 147, presenti sul territorio: per ciascuna di esse è stata redatta una breve descrizione storico artistica, e in molti casi si tratta della prima “raccolta” di notizie fino ad ora mia scritte. Pagine, queste, precedute da una breve scheda anagrafica del Comune in cui si trovano tali immobili.
“La pubblicazione dell’Annuario testimonia che in questi ultimi anni sono stati raggiunti importanti traguardi – conclude Mons. Di Cerbo nel suo testo – sono state superate tante ferite del passato e ci si avvia a passi sempre più grandi verso condizioni di normalità”: il volume si colloca così in quel processo di normale condizione di una diocesi, che anche in questo caso, mette al servizio della collettività uno strumento di studio e di lavoro.
