Partirà dal Circo Massimo la tappa “999 Miglia 2017” dell’evento Grand Tour d’Italia e farà rientro a Roma dopo una tappa intermedia a Matera. Due giorni, il 24 e il 25 giugno, in sella ad una bici, tanto per motivi puramente amatoriali quanto precisi obiettivi sportivi animati da un sano spirito sportivo che favorisce l’aggregazione spontanea fra i ciclisti senza l’assillo del cronometro.
1600 chilometri e 10.000 metri di dislivello, pedalando di giorno e di notte, passando attraverso paesi e città, compresi alcuni del casertano come Ruviano e Letino (definiti “punti di controllo”), dove le Amministrazioni comunali si stanno organizzando per garantire accoglienza e ristoro agli sportivi che passeranno.
Una pedalata nella storia e nella natura con partenza dalla ciclabile lungo il fiume Tevere nel cuore di Roma. E dopo la “Città Eterna”, posti come magnifici fari di civiltà ad indicare un fantastico viaggio che accarezza tre mari, si incontreranno Anagni, la reggia di Caserta, Pompei, Paestum e la costiera Amalfitana, Matera, i trulli di Alberobello, il Parco Nazionale d’Abruzzo, l’Aquila e la Cascata delle Marmore.
Evento sportivo dai grandi obiettivi
L’Italia del Grand Tour (IGT) è un Gran Brevetto ARI costituito da quattro randonnée over 1200 km che si svolgono ciascuna ogni 4 anni. Possono partecipare tutti i ciclisti italiani e stranieri secondo i regolamenti BRM ed ARI attualmente in vigore. Coloro che otterranno l’omologazione nei quattro brevetti saranno premiati con il massimo diploma ed onorificenza denominato “Gran Randonneur d’Italia”.
I brevetti possono essere ottenuti nel tempo e non necessariamente in sequenza. L’avventura per conseguire il Gran Brevetto può iniziare da qualsiasi brevetto dei 4.
La sfida è già iniziata con la 1001 Miglia del 2016 e proseguirà con la 999 Miglia nel 2017, la Alpi 4000 nel 2018, la 6 + 6 Isole nel 2019, di nuovo la 1001 Miglia nel 2020, la 999 Miglia nel 2021 e le altre a seguire.
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Note storiche
Il cicloturismo, nasce in Italia alla fine del XIX secolo. Nel 1897 un gruppo di ciclisti partì da Roma per tentare di percorrere in giornata i 230 km che li separavano da Napoli, compiendo quella che storicamente viene considerata la prima escursione ciclistica a lungo raggio di un gruppo di persone: l’impresa, ritenuta davvero audace, dette origine all’uso di battezzare con il termine latino “AUDAX” la formula delle escursioni ciclistiche di gruppi capaci di percorrere 200 km tra l’alba e il tramonto. La disciplina del randonneurs è nata in Francia nel 1904, nell’ambiente delle Gran Fondo, ad opera di Henry Desgranges (che l’anno precedente aveva creato il Tour de France); la randonnée venne definita nelle sue regole dall’Audax Club Parisien, società fondata anch’essa nel 1904.