Si è tenuto ieri presso il Convento francescano di Santa Maria Occorrevole il ritiro spirituale interdiocesano dei sacerdoti di Alife-Caiazzo, Teano-Calvi e Sessa Aurunca: “tre Diocesi che già da qualche condividono simili momenti di spiritualità nel segno di un cammino comune e fraterno che pur conservando distinte le identità e le storie di ciascuna chiesa, si arricchisce del valore e del dono di colore che ne fanno parte”. Così Mons. Francesco Orazio Piazza, vescovo di Sessa Aurnca, ha salutato gli oltre 100 preti giunti presso Monte Muto, nel comune di Piedimonte Matese (Diocesi di Alife-Caiazzo).
Un cammino che nella recente istituzione del Tribunale ecclesiastico interdiocesano e nella collaborazione dei Pastori di queste tre Chiese ha trovato espressione ancor più concreta e tangibile.
Il ritiro stato pensato come momento di preparazione alla Giornata di santificazione sacerdotale che si celebra oggi in occasione della festa del Sacro Cuore di Gesù.
A partire dal documento dei Vescovi italiani Lievito di fraternità, il biblista padre Fabrizio Cristarella Orestano della Comunità monastica di Ruviano, ha guidato la meditazione – sul tema della fraternità sacerdotale – commentando alcuni versetti del capitolo 19 del Vangelo di Giovanni.
Al termine della riflessione, l’adorazione eucaristica guidata da don Antonio Di Lorenzo e don Vittorio Marra, vissuta con profonda partecipazione da tutti i presenti.
Pranzo nei locali dell’antico convento, sede storica dei Frati minori e ormai da tempo sede per la formazione dei novizi delle Province francescane dell’Italia meridionale.
Al termine della giornata, i ringraziamenti di Mons. Valentino Di Cerbo. Un affettuoso saluto da parte del Pastore di Alife-Caiazzo a Mons. Arturo Aiello, chiamato da Papa Francesco a guidare tra pochi giorni la Diocesi di Avellino dopo un’esperienza di 11 anni a Teano-Calvi: “La partenza dal territorio altocasertano di Mons. Aiello, pur rappresentando uno strappo, non sottrae gioia e motivazioni all’esperienza di fraternità e collaborazione che le nostre tre Diocesi hanno vissuto in questi anni”.
Ha poi aggiunto: “Facciamo a Mons. Arturo gli auguri per la nuova missione che l’attende, convinti che, come Maria sotto la croce, saprà trasformare la sofferenza del distacco in un amore più grande”.
In ultimo “siamo convinti che potrà contare sulla protezione della Madonna che dal Santuario di Montevergine veglierà su di lui e sulla sua nuova missione”.
Risposta di gratitudine e riconoscenza da parte dello stesso Mons. Aiello, “innamorato della causa di Terra di Lavoro, della sua storia”, della gente con cui pensava di poter rimanere ancora per tempo. In risposta alla chiamata del Santo Padre, il vescovo va a compiere la sua missione altrove, rispondendo generosamente e con entusiasmo.