Fresca di stampa l’ultima fatica letteraria a cura di Armando Pepe, Le relazioni ad limina dei vescovi della Diocesi di Alife. 1590-1659. Il libro è frutto di uno studio approfondito e di una vivida curiosità nei confronti delle dinamiche storiche del territorio diocesano, curiosità dimostrata dall’autore in più occasioni.
Le prime pagine del volume sono dedicate alla prima Relazione ad limina Apostolorum, redatta da Mons. Enrico Cini nel 1590. Dall’analisi condotta da Mons. Cini emergono interessanti dettagli su chiese e monasteri maschili e femmili che insistono a quel tempo in Diocesi.
Particolari bizzarri si evincono dalla Relazione di Mons. Gavazzi risalente al 1607, che mettono in evidenza aspetti caratteristici della società. Si legge ad esempio di un litigio, descritto con minuzia, avvenuto tra un chierico e un abitante di Piedimonte Matese in piazza San Domenico. Il diverbio ebbe un’eco piuttosto diffusa e conseguenze eclatanti in ambito giudiziario.
Le prime pagine del volume sono dedicate alla prima Relazione ad limina Apostolorum, redatta da Mons. Enrico Cini nel 1590. Dall’analisi condotta da Mons. Cini emergono interessanti dettagli su chiese e monasteri maschili e femmili che insistono a quel tempo in Diocesi.
Particolari bizzarri si evincono dalla Relazione di Mons. Gavazzi risalente al 1607, che mettono in evidenza aspetti caratteristici della società. Si legge ad esempio di un litigio, descritto con minuzia, avvenuto tra un chierico e un abitante di Piedimonte Matese in piazza San Domenico. Il diverbio ebbe un’eco piuttosto diffusa e conseguenze eclatanti in ambito giudiziario.
Una svolta decisiva nella storia della Diocesi di Alife si ebbe con il vescovo Girolamo Maria Zambeccari, del quale si ricorda l’attrito con il duca Alfonso II di Laurenzana, suo attentatore, nonché colpevole dell’omicidio di tre sacerdoti diocesani. La narrazione degli spicevoli avvenimenti assume toni piuttosto crudi.
Dalla Relazione di Gian Michele De Rossi si passa a quella di Pietro Paolo de’ Medici, ucciso dalla peste, e, infine, a quella di Mons. Sebastiano Dossena, in cui si riportano dati significativi in merito al quadro demografico piedimontese successivo alla pestilenza.
Il libro di Armando Pepe è un contenitore di informazioni utili anche a fare il resoconto delle chiese presenti in Diocesi, alcune non più esistenti.
Dalla Relazione di Gian Michele De Rossi si passa a quella di Pietro Paolo de’ Medici, ucciso dalla peste, e, infine, a quella di Mons. Sebastiano Dossena, in cui si riportano dati significativi in merito al quadro demografico piedimontese successivo alla pestilenza.
Il libro di Armando Pepe è un contenitore di informazioni utili anche a fare il resoconto delle chiese presenti in Diocesi, alcune non più esistenti.
A monte della stesura del libro vi sono ricerche accurate su documenti inediti reperiti presso l’Archivio Segreto del Vaticano; altre fonti di ricerca, da cui l’autore ha attinto, sono la Biblioteca vaticana e l’Archivio di Stato di Napoli.
Le Relazioni ad limina, edito da Youcanprint (www.youcanprint.it), sarà disponibile anche in eBook.
Le Relazioni ad limina, edito da Youcanprint (www.youcanprint.it), sarà disponibile anche in eBook.