Domenica scorsa, 9 luglio, la chiesa di Santa Maria delle Grazie è stata riconsegnata alla comunità di San Gregorio Matese, in seguito a un lavoro di recupero che ha potenziato il suo valore di luogo di culto e raccoglimento.
“La chiesa di Santa Maria delle Grazie, oggi nella sua nuova veste, ha un significato che nella sostanza rimane invariato, perché è la Casa del Padre“: il vescovo Valentino Di Cerbo, durante l’omelia, insiste sul carattere sostanziale di “dimora del Signore” e “luogo di ritrovo delle famiglie” da attribuire alla chiesa.
Essa rappresenta, inoltre, un “centro di aggregazione per i fedeli, di fede”, ma soprattutto “di buon insegnamento che guarda alla sincerità del cuore”. Il Vescovo prosegue mettendo in risalto “il significato del rinnovamento nella forma”, indicativo della “continua evoluzione” che chiama in causa il cristiano, il quale “è in continua evoluzione e ha la necessità di adeguare la Casa del Padre alle esigenze dei tempi”, il frutto di una sinergia tra “le generazioni passate e quelle future, che hanno il compito di custodirla come se fosse la casa di ognuno di noi”.
Un momento particolarmente intenso è stata la consacrazione del nuovo altare da parte del Vescovo, momento in cui si è potuta avvertire la viva emozione di quanti erano presenti, soddisfatti per l’avvenimento da tempo atteso.