Ieri un triste verdetto per Caserta, i tifosi e gli appassionati di basket: la Juve Caserta non giocherà il massimo campionato, quello di serie A, né si conosce il destino della squadra e della Società vinta dai debiti. Triste destino per una formazione che negli anni ’80 faceva sognare la città e migliaia di tifosi e già una volta “sconfitta” da un fallimento. Il tempio del basket casertano, il Palamaggiò (nel comune di Castelmorrone) vede spegnere i riflettori sulle imprese sportive raccontate da tv e giornali negli ultimi anni.
Il Consiglio federale della Fip (Federazione italiana Pallacanestro), riunito presso la sede del Coni a Roma, alla presenza del capo dello sport italiano Giovanni Malagò, ha deliberato di “non ammettere la Juve Basket Caserta Srl al campionato di serie A 2017-2018” perchè “la Società non ha ottemperato al ripanamento del parametro ricavi/indebitamento/patrimonio netto al 31 marzo 2017 e non ha dimostrato di aver adempiuto ad ogni obbligazione nei confronti dei propri tesserati compresi i lodi FIBA”.
Decisione attesa da quanti ormai conoscevano la strada dissestata percorsa dalla Società in questi mesi, ma difficile da accettare: la tifoseria casertana, e l’entourage sportivo (quello fatto dai sostenitori e le giovani promesse di questo sport) vivono l’ansia di conoscere quale futuro attende la Società sportiva e l’indotto generato dai successi e dai risultati della squadra cittadina.
Un commento ci viene da chi, in quegli spogliatoi e sul parquet casertano ha imparato a fare canestro e sognare per la sua squadra del cuore un futuro diverso da quello che l’attende.
Il commento
Stefano Lombardi, di Piana di Monte Verna, di professione biologo, oggi anche Presidente del consiglio comunale del suo paese d’origine, è stato un promettente cestista della squadra giovanile della Juve Caserta fino ad un infortunio che limitò le sue aspirazioni: dalle sue parole traspare forte l’attaccamento alla maglia, alla storia di questa squadra, e la rabbia per una storia sportiva, fatta di passioni ed entusiasmo, che ancora una volta si interrompe.
“È arrivato il verdetto del consiglio federale: la Juvecaserta basket non sarà ammessa al campionato di lega Basket serie A 2018.
Questo è un giorno stramaledetto, così quel giorno del 98′.
Così lontano nel tempo, così vicino nei fatti.
Una delle piazze più importanti d’Italia della palla a Spicchi ripiomba nel baratro, insieme ai sogni e alle speranze di chi ha vissuto la storia passata e recente di questi colori. Di chi ha pianto di gioia per la gloria dello scudetto e di chi, invece, ha pianto di rabbia a Pavia e a Pesaro.
Di chi è morto nel 1998 ed risorto a Jesi, passando per l’inferno e il folklore dei campi delle peggiori serie dilettantistiche italiane.
Di chi ha toccato il cielo con un dito a Milano durante quella benedetta gara 3 di Giugno 2010, quando Jumain Jones sparó la tripla più importante della stagione in faccia ad un attonito Finley e di chi, oggi, si rischianta al suolo.
Termina oggi un romanzo popolare.
E Insieme alla JuveCaserta se ne va via dal basket che conta un pezzo grande così di cultura sociale fatto di parquet, sudore e passione.
Oggi è un giorno stramaledetto per la città di Caserta e per l’intera provincia”.