La triste sorte toccata a diverse regioni italiane a causa dei numerosi incendi divampati nei giorni scorsi, tra cui la Campania, non ha chiamato in causa soltanto le amministrazioni dei Comuni raggiunti dalle fiamme. Un’altrettanto ferma posizione viene difesa da Mons. Beniamino Depalma, Arcivescovo – Vescovo Emerito di Nola, il quale, facendosi portavoce dell’intera Chiesa, esprime tutto il suo rammarico per la situazione che sta vivendo la Campania, che egli definisce “apocalittica” e di fronte alla quale non si può rimanere indifferenti. Autorità, Governo e Chiesa hanno il dovere di pensare alle migliori soluzioni da apportare al problema, a sostegno degli amministratori locali, “per il presente e il futuro di oggi e di domani”, per la salvezza della nostra terra.
“Vergogna! È scandaloso, non è più possibile far finta di non vedere. Da Napoli vedo ancora il Vesuvio in fiamme e il nero fumo che s’innalza verso l’alto. Mi sembra una situazione apocalittica. La terra soffre, la gente trema e ha paura gli amministratori locali si sentono soli quasi affranti e disperati non sapendo come affrontare una tragedia del genere privi di mezzi necessari. È vergognoso quanto sta accadendo! Lo dobbiamo gridare tutti, perché il grido possa essere ascoltato da tutti: dai delinquenti, dai cultori della malavita, dagli uomini che fanno affari a spese del bene comune, dalle Autorità e dal Governo che hanno il dovere di tutelare territorio e persone da quanti sono distratti o indifferenti. Deve gridare la Chiesa a squarciagola come si esprime il profeta Isaia, è vergognoso quanto sta accadendo è terribile quanto sta accadendo per il presente e il futuro di oggi e di domani per una terra che siamo chiamati ad ascoltare e custodire e tutelare. Almeno per i cristiani questo non è tempo di chiasso e confusione, ma tempo di pensare, di riflettere, di risvegliare responsabilità e impegno. Risvegliare le coscienze, dovremmo risvegliare chi dorme o chi non vuol vedere, questo stile per vivere un’estate da uomini ragionevoli. Se torneremo a riprenderci l’indignazione per quanto avviene e la responsabilità per avviare una sterzata culturale avremo messo delle premesse per un futuro più possibile per questa terra benedetta”.
P. Beniamino Depalma Arcivescovo