2. Gli Alfieri di Miralago
di Salvatore Signore
Ai margini di Lago Matese troviamo la più classica tra le forme degli abbeveratoi: lunghi, stretti e non troppo alti, così da consentire ristoro anche ad un numero elevato di animali; perfettamente integrati, quasi mimetici, strategicamente collocati e meravigliosamente rappresentativi!
Sono tutti facilmente raggiungibili e quelli immortalati in foto si trovano nei pressi della zona di “S. Michele” dove insiste una caratteristica chiesa che porta il medesimo nome.
Dall’auto, in moto, in bici, a cavallo, a piedi: chi non ha avuto modo di notarli, rinfrescarsi, sedersi sulle loro sponde o utilizzarli come sfondo per una foto di gruppo? Beh… per quanti, pochi, non li avessero considerati, ecco una buona occasione per apprezzarne il fondamentale ruolo.
Poco distante, ad offrire un punto di vista diverso, troviamo una sopraelevazione rocciosa (foto sotto) conosciuta col nome di “Montrone”, che a seconda delle stagioni assume vesti differenti: d’estate, con la secca, diventa collinetta; d’inverno, con il livello delle acque più alto, diventa isolotto.
Mi piace immaginare che nel buio di una stellata notte matesina un solitario lupo dal colore grigiastro osservi dall’alto e ben nascosto l’intera zona ne apprezzi idealmente la quiete per poi avvicinarsi alla fonte prescelta, silenzioso, sicuro, temuto e rispettato, pronto a far prevalere quel dominio che il suo status gli conferisce.
Buon sentiero.