Si è concluso questa mattina il progetto Scuola Viva al Liceo Statale Galileo Galilei con la presentazione delle attività condotte negli ultimi mesi dell’anno scolastico alla presenza della dirigente Bernarda De Girolamo, dei docenti, degli studenti e delle famiglie.
7 moduli attivati di cui 3 riservati allo sport attraverso la pratica di discipline di autodifesa, al rapporto tra giovani e adulti (che ha visto impegnato un gruppo di 35 adulti) e uno riservato al cinema. Gli altri 4 hanno integrato e supportato le attività di alternanza scuola-lavoro.
Oltre 250 gli studenti coinvolti nelle attività per un totale di 30 ore ciascuna.
Scuola Viva. Cos’è?
È il programma triennale, finanziato mediante risorse del Fondo Sociale Europeo, con cui la Regione Campania realizza
, a partire dall’anno scolastico 2016-2017, una serie di interventi volti a potenziare l’offerta formativa del sistema scolastico regionale, con l’obiettivo di innalzare il livello della qualità della scuola campana e rafforzare la relazione tra scuola, territorio, imprese e cittadini.
Riceviamo e pubblichiamo di seguito un articolo a firma degli studenti impegnati nel progetto Cinemotion di Scuola Viva
Emozioni in prima fila
Ehi tu, proprio tu che stai leggendo questo articolo, sai cos’è un film? Risposta errata: no, non è solo una sequenza di immagini o una semplice storiella di personaggi che, spesso, nemmeno esistono. Un film è una rappresentazione della realtà elaborata in modo personale, spesso in chiave ironica o tramite metafore. Un film non è solo quello che puoi vedere, ma anche ciò che senti, ciò che una determinata situazione può suscitare in te. Riuscire a leggere i significati nascosti, il senso profondo dei film non è facile come sembra, come non è facile parlare delle proprie emozioni. Dall’incontro di queste due difficoltà nasce “Cinemotion”, un modulo appartenente al Progetto “Scuola Viva”, che oltre ad allenarci a sviluppare un diverso sguardo durante la visione di un film, ci aiuta a capire noi stessi.
Detto così sembra una specie di gruppo di supporto capitanato da uno psicologo moralista, ma non è così… Durante il progetto, abbiamo potuto confrontarci sui film visti (che in particolare trattano temi molto ricchi sul piano psico-emotivo dell’individuo, in particolare nella fase adolescenziale), discutendo insieme del turbinio di emozioni che i vari personaggi, gli svariati contesti, le diverse storie e scelte registiche vogliono cercare di esprimere. Ci si riesce a immaginare una vita intera senza emozioni? Grazie a CinEmotion, ci è stata data un’occasione unica: quella di realizzare un forte scavo nella nostra interiorità, diventando più disponibili e aperti in qualsiasi tipo di circostanza. Sicuramente uno dei passaggi più importanti è stata la presa di consapevolezza del fatto che non bisogna istintivamente soffermarsi sull’aspetto superficiale delle cose, ma leggerne, riconoscerne e condividerne con gli altri il senso. Abbiamo avuto modo di soffermarci sulle sensazioni che hanno suscitato in noi i film, condividendo il tutto con compagni simpatici e due psicologhe che, per capire i nostri pensieri, hanno abbandonato la forma “standard” della loro professione e si sono avvicinate a noi, diventando riferimenti di cui poterci fidare. L’attività è divisa in fasi: – visione del film – discussione registica e psicologica del film in questione – lo svolgimento di attività esperienziali le quali fungono da tramite per lo scambio di diverse opinioni tra i componenti del gruppo I film scelti dalle psicologhe hanno avuto perlopiù contenuti psico-educativi. Per citarne qualcuno che più ci ha colpito, ci vengono in mente: “Noi siamo infinito”, “Come te nessuno mai”, “Juno”, ma anche altri di genere storico come “Jonah che visse nella balena”, che ha trattato il tema dell’olocausto tramite gli occhi di un bambino. CinEmotion ci ha fatti avventurare alla scoperta di nuovi punti di vista sulla realtà , a conferma del fatto che ognuno ha gli stessi diritti e doveri, che ogni persona, se vuole, ha la possibilità di andare oltre la propria e la altrui corazza, oltre i pregiudizi e le prevenzioni. Inoltre, abbiamo potuto gradualmente fronteggiare le rigidità che ci tenevano distanti, facendo sì che l’espressività, l’originalità, la creatività e, in particolar modo, i sentimenti, fossero la valigia comune di questo incredibile viaggio di crescita.
