Arriva con anticipo rispetto alla data di inizio del prossimo anno scolastico prevista per il 14 settembre (in Campania), il Decreto a firma del presidente facente funzioni della Provincia, Silvio Lavornia (scarica il documento).
Tempo forse sufficiente, di qui ad un mese, per mettere in campo anche risoluzioni necessarie – dall’interno o suscitandole tra la politica regionale o di governo – perché un intero territorio, con decine e decine di edifici scolastici chiusi, non imploda in questo modo: la cultura è un diritto, un dovere, un’esigenza, un segno di civilità e sviluppo.
Le ragioni della decisione assunta ieri è legata all’ormai grave situazione economica dell’ente provinciale che nel dicembre 2015 ha portato alla dichiarazione di dissesto finanziario: un fardello che come è noto ormai da tempo, pesa fortemente sul sistema scolastico provinciale a causa dell’impossibilità di garantire la messa in sicurezza di molti edifici, la gestione e l’adeguamento del sistema anticendio, la tenuta dei riscaldamenti durante il periodo invernale.
“La legge n. 96 del 2017 di conversione del decreto legge n. 50 del 2017 – si legge nel Decreto provinciale – pur prevedendo un contributo di dieci milioni di euro per le amministrazioni provinciali che abbiano dichiarato lo stato di dissesto finanziario entro il 31.12.2015, appare del tutto inidonea alla risoluzione delle descritte criticità operative dell’Ente, stante la perdurante impossibilità di procedere all’approvazione di uno strumento contabile che consenta un’adeguata programmazione degli interventi in un arco temporale di medio periodo…”.
Il Documento è stato inviato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio dei Ministri Gianni Letta, al presidente della Regione Vincenzo De Luca, ai presidenti delle Province, ai sindaci, ai Dirigenti perché ne sia data esecuzione.
