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Castel di Sasso. Joseph Agnone, storico, emigrante e uomo, il Convegno

Il Convegno si terrà sabato 12 agosto alle 18.00, nella chiesa Santa Maria Assunta, chiusa al culto

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La scomparsa di Joseph Agnone, avvenuta lo scorso febbraio a South Plainfield (New Jersey), ha lasciato un vuoto incolmabile in appassionati e studiosi di storia locale.
Il prossimo sabato, 12 agosto, a Castel di Sasso, presso la chiesa Santa Maria Assunta, chiusa al culto, si terrà un convegno dedicato a Joseph Agnone. L’uomo, l’emigrante, il ricercatore, lo storico. Diversi i relatori che spenderanno parole di stima nei confronti di Agnone, per la passione e amore della verità inimitabili, che lo hanno guidato nelle sue svariate ricerche, ma anche per l’animo semplice e disponibile che gli apparteneva.
Il prof. Nicolino Lombardi traccerà un profilo su quello che è stato “Joseph emigrante”. A presentare, invece, la figura del ricercatore tenace sarà il dott. Antimo Della Valle; “Joseph storico” verrà affrontato dal Procuratore Paolo Albano, autore del libro sulla Strage di Monte Carmignano dell’ottobre 1943, per la cui redazione fondamentali si sono rivelate le scoperte fatte da Joseph Agnone. Infine, il prof. Antonio Petruccione rifletterà, insieme ai presenti, sull'”uomo” Joseph, ripercorrendo i più significativi momenti della sua vita.
Al Convegno interverranno rappresentanze del mondo politico e associazionistico del territorio, per le cui ricerche il contributo di Agnone si è rivelato indispensabile: i presidenti di Associazione Storica del Caiatino, Associazione Storica del Medio Volturno, Associazione Amici di Ochtendung, Associazione Familiari delle vittime di Monte Carmignano. Introdurranno i lavori il sindaco di Castel di Sasso, Francesco Coletta, e Pasquale di Meo, presidente Consorzio Turistico delle Pro Loco del Medio Volturno, moderati dal giornalista Enzo Perretta.
Il tributo a Joseph Agnone è stato fortemente voluto dalle Pro Loco del territorio, in particolare La Castellana guidata da Caterina Coletta, dimostrando attenzione verso la sensibilità di un uomo, la cui dedizione e il cui strenuo lavoro sono stati preziosi per ricostruire fasi importanti della storia dell’Alto Casertano.

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