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Alife, San Sisto. Negozi chiusi Sì, negozi chiusi No

Il sindaco, per il giorno 1 agosto, ordina la chiusura delle attività commerciali alle 14.00. Insorgono i negozianti e la minoranza guidata da Roberto Vitelli. Contrordine sindacale: apertura fino alle 18.00

2020
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Ha fatto discutere da subito l’ordinanza del Sindaco di Alife Salvatore Cirioli sulla parziale apertura delle attività commerciali nel giorno della festa patronale, fino alle 14.00, per motivi di ordine pubblico e igienico-sanitari.

Da più parti si è levata la protesta: alcuni tra i commercianti, e in maniera molto più palesata dalla minoranza Toro per Alife guidata da Roberto Vitelli: quest’ultimo ha di fatto chiesto dettagliati chiarimenti e motivazioni circa un documento che appare carente di opportune esplicitazioni: l’ordinanza è riferita alle attività commerciali, ma a tal proposito i pubblici esercizi (bari, ristoranti…) cosa faranno? Quali sarebbero i rischi igienico sanitari? (scarica il documento).
Di contro, il Sindaco revocando la prima ordinanza ha esteso l’orario di apertura fino alle 18.00 avendo preso atto delle polemiche sorte in città.

“Ricordati di santificare le feste”.
L’ordinanza sindacale, nella sua seconda edizione (leggi qui il documento) chiarisce la posizione delle attività preposte alla somministrazione di cibi e bevande, escluse dall’ordine di chiusura. Per tutte le altre confermate le ore 18.00 come termine per tirare giù le saracinesche. Un documento più dettagliato e forse in ascolto delle istanze dei negozianti avrebbe causato meno dissapori.
Quella di San Sisto tuttavia rimane una giornata di folla, di gente, di possibilità di commerciare meglio e di più come ben sanno i negozianti di Alife, ma è pur vero che rimane una delle poche occasioni nell’anno in cui le famiglie (quelle dei commercianti) possono concedersi qualche ora in più di riposo e “santificare” una delle feste a cui tengono di più.

Un impegno morale, ma  anche un premio per chi, libero dai condizionamenti della concorrenza, per un giorno si possa concedere qualche ore di riposo in più. Ci piace pensarla così.
Tuttavia la rinascita del commercio alifano è ben altra cosa, legata a progetti di sviluppo duraturi nel tempo, ragionati e non occasionali come quella di un giorno di festa in cui l’intera popolazione si riversa nella processione del Santo patrono. Anche questa, però resta materia da discutere (politicamente).

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