Una scossa di terremoto di magnitudo 3.6, successivamente ricalcolata 4.0, ha colpito ieri sera l’isola di Ischia, provocando panico nella popolazione dell’intera zona Flegrea, con epicentro a poca distanza da Casamicciola, situata a nord dell’isola, dove ben sette edifici sono crollati.
Erano le 20.57 quando la terra ha tremato per la prima volta, gettando nel terrore gli abitanti e i numerosi turisti che avevano scelto l’isola come meta delle loro vacanze. Il sisma ha causato la morte di due donne, mentre il numero dei feriti è salito a 39. Imperterrito il lavoro dei soccorritori, i quali sono riusciti a tirar fuori dalle macerie due donne, un uomo e un bambino di appena 7 mesi, mentre intanto si continua a scavare per estrarre i suoi fratellini di 8 e 11 anni.
Il fenomeno sismico verificatosi “è di origine tettonica e non vulcanica“: a spiegarlo è Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il quale aggiunge che “Casamicciola è nota per i terremoti, nel 1883 se ne verificò uno di magnitudo 5.8 che fece 2.300 morti”. Il fatto, poi, che un terremoto di potenza bassa sia causa di danni alle costruzioni piuttosto significativi, come in questo caso, “non è una novità”, poiché si tratta di movimenti “superficiali e perché le costruzioni non sono adeguate” (fonte RaiNews).
Terremoto a Ischia. Due vittime e 39 feriti il bilancio, mentre si continua a scavare
Il sisma, di magnitudo 4.0 e con epicentro a pochi chilometri da Casamicciola, ha provocato la morte di due donne e 39 feriti al momento