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Alvignano. Si torna vincenti dalla Amatrice-Configno, la solidarietà sul podio

Oltre a partecipare alla quarantesima edizione della gara podistica, il gruppo di runners alvignanesi ha visitato le nuove casette di Amatrice e sostato con i padroni di casa per uno scambio di emozioni

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L’Associazione Alvignano Running torna vincente dalla gara podistica Amatrice-Configno, corsa domenica 20 agosto in onore delle vittime del terremoto del 24 agosto 2016. Una gara storica 8alla 40a edizione) con dedica speciale a quanti, sotto le macerie di un anno fa, hanno perso la vita o la casa, o gli affetti più cari.

Non contano i risultati sportivi ma quelli del cuore: il sentimento di solidarietà innescato all’indomani della tragedia non trova sosta, e così è stato anche per i runners alvignanesi che al di là della gara hanno scelto di venire a contatto con la “nuova” vita delle famiglie di Amatrice ed organizzato già in passato iniziative solidali.

All’indomani della giornata trascorsa nel comune laziale, il responsabile dell’Associazione Luigi D’Argenzio ha fatto sintesi di questa esperienza umana e sportiva sul suo profilo facebook: “Quella di ieri è stata una giornata particolare, all’insegna del divertimento, della solidarietà e soprattutto dell’accoglienza. Accoglienza che abbiamo ricevuto, non solo dagli organizzatori della manifestazione, che in realtà l’hanno fatto con tutti i partecipanti, ma dai nostri Amici, in particolare da Francesca Moriconi che ieri ci aspettava con tanto affetto e tanto orgoglio”.

Francesca è una giornalista di Amatrice, oggi a Roma, diventata figura di riferimento per l’Associazione alvignanese già in occasione delle precedenti iniziative di solidarietà organizzate a favore dei terremotati del posto.
Insieme a lei sono andati a visitare le nuove casette: “in una di esse abbiamo trovato letteralmente la porta aperta… siamo entrati come se fosse davvero casa nostra. Il tempo è volato. Siamo stati più di un’ora a chiacchierare, anche tra le lacrime, e proprio con loro ti accorgi che le “cose” che abbiamo e che a noi sembrano banali e scontate, in realtà sono tutto…”

Il racconto degli sportivi alvignanesi è come a quello dei tanti “volontari” che in questi mesi si sono spinti ad Amatrice e negli altri centri devastati per portare conforto, aiuto e solidarietà, ricevendo in cambio accoglienza e una forte lezione di vita: conta l’essenziale, contano gli affetti, conta il gioco di squadra per uscirne vincenti.

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